"Abbiamo dimostrato che la
nostra visione della politica non era nostalgica, revanscista,
pericolosa o estremista, noi eravamo in grado di vincere la
sfida del governo, eravamo all'opposizione, ma costruivamo la
nostra credibilità per spenderci, un domani, come forza di
governo: questo è l'insegnamento che abbiamo ricevuto, noi ci
siamo allargati, siamo cresciuti, siamo anche un po' modificati,
ma non abbiamo mai perso la nostra storia, non l'abbiamo mai
rinnegata, sapevamo che quella storia ci insegnava a guardare
avanti e non a guardare indietro". Lo ha detto il ministro per i
Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, questa mattina, in un
incontro elettorale per lanciare la candidatura a sindaco di
Pordenone di Alessandro Basso, consigliere regionale in carica
di Fratelli d'Italia.
"Quello che abbiamo realizzato è un miracolo di cui dobbiamo
essere tutti orgogliosi - ha aggiunto - siamo il più grande
partito italiano e questo in gran parte è merito della nostra
leader Giorgia Meloni".
Quanto alla realtà locale, Ciriani ha ricordato che una città
di circa 50mila abitanti esprime, "per Fratelli d'Italia, un
eurodeputato, il sindaco, la Giunta, un deputato, persino un
ministro e questo non è avvenuto per caso, ma perché siamo
rimasti quelli di una volta nello spirito di fare politica, cioè
lo spirito del servizio, della normalità, dell'umiltà, della
capacità di ascolto nei confronti dei cittadini. Questa lista
rispecchia quello che siamo: interclassista, di gente che fa
mestieri diversi, una lista popolare, ma anche molto moderna che
sa e saprà governare questa città".
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