(ANSA-AFP) - TRIESTE, 20 FEB - La Corte d'appello di Parigi
ha rinviato al 19 giugno l'attesa decisione sulla liberazione
del militante libanese filo-palestinese Georges Ibrahim
Abdallah, di 72 anni, in carcere da 40 anni per il
coinvolgimento nell'uccisione di due diplomatici stranieri nel
1982, l'addetto militare statunitense Charles Robert Ray e il
diplomatico israeliano Yacov Barsimantov.
Se la vicenda giudiziaria di Abdallah - ritenuto il leader
ideologico delle Farl, le Fazioni armate rivoluzionarie libanesi
- rimane aperta in Francia, si è invece chiusa in Italia, dove
era stato accusato di essere l'organizzatore del trasporto di
7,5 chili di plastico di produzione cecoslovacca intercettato il
6 agosto 1984 durante un controllo su un treno al valico
ferroviario di Opicina (Trieste). In quella occasione fu
arrestato un affiliato alle Farl, Moh'd El Mansouri, di 19 anni,
e condannato dal Tribunale di Trieste a 16 anni di carcere. Nel
novembre 2024 il caso a carico di Abdallah si è chiuso perché
prescritto e nei giorni scorsi sono state depositate le
motivazioni della sentenza. Era accusato di importazione di armi
da guerra e materiale esplosivo per finalità terroristiche.
Gli Stati Uniti, parte civile nel caso francese, si sono
sempre opposti al suo rilascio. In novembre un tribunale
francese aveva ordinato il rilascio di Abdallah a condizione che
lasciasse la Francia ma i procuratori antiterrorismo avevano
presentato ricorso. Abdallah fu arrestato nel 1984 e condannato
nel 1987 per i due omicidi. Ha sempre ribadito di essere un
"combattente" battutosi per i diritti dei palestinesi e non un
"criminale".
Questa era la sua undicesima richiesta di rilascio. Il suo
avvocato, Jean-Louis Chalanset, ha definito il motivo della
corte "meschinità giudiziaria" ricordando che i membri di altri
gruppi estremisti attivi negli anni '70 e '80 sono stati tutti
liberati. Abdallah è uno dei detenuti più longevi in Francia.
Oggi centinaia di persone hanno manifestato a Tolosa, a cento
chilometri dalla prigione dove è rinchiuso Abdallah, chiedendone
il rilascio. (ANSA-AFP).
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