Le sfide e le opportunità legate
allo sviluppo dell' idrogeno nel percorso verso una transizione
energetica sostenibile con l'Egitto candidato a diventare uno
dei paesi chiave per produzione ed esportazione di idrogeno
verde e ammoniaca verde. E' stato il tema al centro del
dibattito internazionale svoltosi al Cairo, all'Hydrogen
Mediterranean Summit, organizzato dall' Unione per il
Mediterraneo con l'associazione Hydrogen Egypt. Erano presenti
il Porto di Trieste e delegazioni, oltre che dell' Egitto, degli
Emirati Arabi Uniti, Marocco, Libia, Francia, Spagna, Grecia,
Croazia, Turchia, Lega Araba, Banca Africana Sviluppo.
Al Summit si è svolto anche un focus sugli scali situati
lungo la direttrice Suez-Europa, con i porti di Trieste, Fiume
(Rijeka, Croazia) e Damietta (Egitto), tra i più dinamici nel
settore dei nuovi combustibili, collegato quest'ultimo a Trieste
grazie a una nuova rotta RO-RO inaugurata a dicembre.
Il Commissario straordinario dell'Autorità Sistema Portuale
del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli, d'accordo
con la Direzione centrale lavoro e formazione della Regione Fvg,
ha presentato il sistema integrato della Hydrogen Valley
transfrontaliera del FVG e le sue opportunità. Il tema si
inserisce nel Piano Mattei, che potrebbe favorire lo sviluppo
delle infrastrutture per l'interscambio di idrogeno fra Nord
Africa e Italia e da qui anche verso altri paesi europei.
"Seguire da vicino le dinamiche delle nuove commodities
energetiche è fondamentale per un hub di respiro europeo come il
nostro" ha rimarcato Torbianelli. "Trieste, sede del più
importante terminal petrolifero del Nord Mediterraneo, è oggetto
di grande attenzione da parte dell'Egitto sia per le
potenzialità legate a future pipeline, sia per lo sviluppo di
terminal intermodali nave/treno per l'idrogeno prodotto in
Egitto".
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