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Al Cro di Aviano un nuovo studio sul melanoma cutaneo

Al Cro di Aviano un nuovo studio sul melanoma cutaneo

Fatta luce sul ruolo della proteina Spry1

AVIANO, 14 febbraio 2025, 12:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' stato da poco pubblicato sulla rivista internazionale Journal of Experimental & Clinical Cancer Research lo studio condotto dalla Struttura di Immunopatologia e Biomarcatori oncologici del Cro di Aviano (Pordenone) che ha permesso di fare luce sul ruolo biologico della proteina Spry1 nel melanoma cutaneo BRAF-mutato.
    Questa mutazione - che riguarda almeno il 50% dei melanomi - fa sì che il gene Braf produca una proteina alterata, cioè cronicamente attivata, che stimola la proliferazione delle cellule tumorali. "Siamo riuscite a documentare per la prima volta che Spry1 è localizzata a livello dei mitocondri - spiegano Elisabetta Fratta e Barbara Montico, autrici dello studio -. L'inibizione di Spry1 quindi altera l'omeostasi mitocondriale, cioè la capacità della cellula di autoregolarsi e mantenersi in equilibro, causando un aumento delle specie reattive dell'ossigeno. Questo effetto, oltre a potenziare la risposta alla terapia mirata, si associa a una diminuzione del metabolismo del glucosio, fondamentale per il rapido sviluppo del tumore, e a una sostanziale diminuzione dell'angiogenesi, processo di formazione di nuovi vasi sanguigni che ha un ruolo chiave per favorire la diffusione della neoplasia".
    Lo studio è stato supportato dai fondi del 5x1000 Seed Grant e dal ministero della Salute. Al lavoro hanno collaborato l'Irccs Burlo Garofolo di Trieste, le Università di Salerno e di Udine, il Cnr di Bologna, l'Azienda ospedaliera universitaria di Siena e l'Ateneo di Oslo.
   

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