Abdallah Djouamaa, uno dei tre
ragazzi che in giugno hanno aggredito l'imprenditore giapponese
Shimpei Tominaga in un bar a Udine, uccidendolo, è stato
sorpreso ieri in un bar nonostante fosse agli arresti
domiciliari. Il giovane è stato dunque rinchiuso in carcere. Lo
riportano alcuni media locali precisando che il giovane, di 22
anni, accusato di omicidio preterintenzionale in concorso, è
stato individuato sabato scorso in un bar di Conegliano
(Treviso) dalle forze dell'ordine.
Il Gip Roberta Paviotti ha formalizzato il trasferimento in
carcere, che è stato notificato al legale del ragazzo, Guido
Galletti.
Come ricostruisce il Messaggero Veneto, Djouamaa era
inizialmente stato chiuso in carcere a Udine, e poco dopo
sottoposto agli arresti domiciliari. Il tribunale del riesame
aveva poi decretato il solo obbligo di dimora nel comune di
Conegliano. Ma il giovane non aveva rispettato gli orari di
permanenza in casa e dunque era tornato ai domiciliari. Ora si
trova nella casa circondariale di Treviso.
Nei suoi confronti è stata intanto disposta una perizia
psichiatrica su richiesta del suo stesso difensore ricordando
che il ragazzo è stato in cura in un centro di salute mentale;
sarà effettuata dallo psichiatra udinese Marco Stefanutti che
riferirà poi l'8 maggio in audizione. Il 29 maggio, invece, è
prevista la discussione del rito abbreviato, quando davanti al
Gup compariranno Djouamaa, Samuele Battistella, di 20 anni, di
Mareno di Piave (Treviso), che sferrò il pugno a Tominaga
uccidendolo, e Daniele Wedam, di 20 anni, residente a
Conegliano.
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