Fare chiarezza sui lavori della
galleria di Montebello, il cui iter si è rivelato "un
fallimento". E' quanto chiedono alla giunta di Trieste gli
esponenti dell'opposizione in Consiglio comunale.
A metà luglio - hanno ricordato Pd, Punto Franco, Adesso
Trieste e M5s durante un incontro - la galleria è stata
"riaperta al traffico, 420 giorni dopo l'inizio dei lavori,
mentre da contratto i giorni di chiusura erano 40". A oggi "i
lavori, di un cantiere del valore di circa 8 milioni di euro,
non risultano conclusi", "continuano a verificarsi spandimenti"
e sono state "espresse perplessità" da chi ha competenza
"rispetto alla corretta esecuzione dei lavori previsti da
capitolato". In un'interrogazione si chiede dunque, ha spiegato
Giovanni Barbo (Pd), "quando è programmata la fine", "se sono
previste ulteriori chiusure al traffico", "se è prevista una
verifica di congruità dei lavori eseguiti" e se "il Comune
intende rivalersi sulla ditta".
"Si tratta di un enorme fallimento di natura politica, perché
la galleria non si doveva chiudere, di natura tecnica, perché
gli interventi progettuali sono cambiati più volte, e di natura
personale del sindaco Roberto Dipiazza, che per 8 volte ci ha
comunicato una data di apertura della galleria che si è rivelata
non vera", ha osservato Paolo Altin (Punto Franco). "Le penali,
pari a 800mila euro, fin troppo pochi visto il fallimento,
devono essere investite nelle aree che più hanno subito i disagi
dalla chiusura della galleria", ha aggiunto Riccardo Laterza
(At). Garanzie sulla sicurezza del cantiere e dell'opera, ancora
chiusa ai pedoni, le ha chieste infine Alessandra Richetti
(M5s).
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