Nasce a Trieste un nuovo centro di ricerca legato alla fisica, che in un secondo momento potrà allargare il campo di studi a matematica, biologia, ingegneria e nanotecnologia.
E infine, quando la guerra in Ucraina sarà
finita, il nuovo polo scientifico, si trasferirà a Kiev.
L'iniziativa è nata da un'idea di un professore di origine
ucraina, Yaroslav Tserkovnyak, docente di Fisica all' Università
della California (Ucla) e della moglie, la docente friulana
Benedetta Flebus, che insegna la stessa materia ma al Boston
College.
A presentare il progetto, nel palazzo del Consiglio
regionale, a Trieste, sono stati l'assessore regionale alla
Ricerca, Alessia Rosolen, e il vicepresidente dell'Assemblea
legislativa, Stefano Mazzolini.
"L'ipotesi di poter aiutare questi ricercatori ucraini è un
pensiero di prospettiva e di fiducia per il Friuli Venezia
Giulia", ha detto Rosolen.
"In questo il ruolo di Trieste e del
suo patrimonio, rappresentato dal sistema universitario e dai
centri di ricerca, potrà avere un peso importante, per una
regione come la nostra che punta fortemente al dialogo e alla
collaborazione con quella parte d'Europa".
Le ha fatto eco Mazzoleni sottolineando che i due accademici
hanno "individuando nel Ictp (Centro Internazionale di fisica
teorica Abdus Salam) di Trieste un polo strategico e rinomato
per poter dare vita a questo ambizioso progetto che sarà poi
esportato in Ucraina, dando la possibilità al Paese di non
rimanere indietro e, anzi, giocare un ruolo da protagonista in
questo settore
strategico".
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