Le Emissioni di gas serra della Germania, la principale economia industriale d'Europa, hanno continuato a diminuire nel 2024, ma a un ritmo più lento a causa della mancanza di investimenti sufficienti da parte di imprese e famiglie in tecnologie più rispettose del clima. Lo rivela uno studio realizzato dal gruppo di esperti Agora Energiewende pubblicato questa settimana, secondo cui dopo un calo molto marcato, intorno al 10% nel 2023, la curva di riduzione delle emissioni tedesche si è "chiaramente flessa" lo scorso anno con un calo limitato al 3%.
Con 18 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti in meno, la Germania sta comunque facendo meglio del suo obiettivo per il 2024, sancito dalla legge sulla protezione del clima del Paese, spiega lo studio. Ma a causa di "insufficienti riduzioni delle emissioni negli edifici e nei trasporti", Berlino ha mancato gli obiettivi climatici europei concordati nell'ambito del regolamento sulla condivisione degli sforzi di circa 12 milioni di tonnellate di CO2. Secondo il think tank tedesco il calo delle emissioni è dovuto principalmente al contributo positivo del settore energetico, che ha rappresentato oltre l'80% dei tagli, anche grazie alla chiusura di centrali elettriche a carbone con una capacità totale di 6,1 gigawatt, pari al 16% della capacità a carbone installata in Germania. A compensare la perdita di capacità è una produzione record di energia rinnovabile pari al 55% del consumo lordo di elettricità e da un aumento delle importazioni, il 49 percento delle quali proveniva da fonti rinnovabili.
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