In una risoluzione votata durante la plenaria appena conclusasi a Bruxelles il Comitato europeo delle Regioni (CoR) chiede che l'Ue diventi una vera unione energetica in cui "creare sinergie tra gli strumenti di finanziamento europei utili ad accelerare i progetti di energia sostenibile a livello locale e i programmi di sviluppo delle capacità e di riqualificazione professionale per realizzare l'Anno europeo delle competenze 2023".
Nel testo si insiste per l'attuazione di
un solido pacchetto sociale e la realizzazione di misure di
ridistribuzione eque "per attenuare l'impatto sociale della
crisi energetica, in particolare per le persone più
vulnerabili". Le comunità energetiche e le autorità locali
"devono avere pieno diritto d'accesso alle reti, "senza subire
le stesse condizioni imposte valide per i fornitori al
dettaglio". Il CoR chiede anche l'esenzione degli investimenti
mirati in campo energetico dal calcolo del deficit e che
nell'elaborazione del capitolo dei piani nazionali di ripresa e
resilienza legato al piano di indipendenza energetica REPowerEU
ci sia un effettivo coinvolgimento delle istanze presentate da
città e regioni. "La risposta alla crisi energetica può avere
successo se è sviluppata a livello europeo e ancorata alla
realtà nelle nostre regioni e città, che hanno responsabilità in
molti ambiti, dalla mobilità alla gestione degli alloggi, fino
all'accesso ai servizi pubblici", ha dichiarato il presidente
del Comitato europeo delle Regioni Vasco Alves Cordeiro.
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