Lo sostengono i leader locali e regionali in un parere del Comitato europeo delle Regioni (CdR).
I piani nazionali di ripresa e
resilienza possono essere meno efficienti e avere un impatto
inferiore a quello desiderato se le regioni e le città non
vengono coinvolte efficacemente nella loro attuazione, si legge
nel parere.
Il CdR esorta quindi gli Stati membri e la Commissione europea a
trasformare l'attuale governance centralizzata dei Pnrr in un
"approccio multilivello, per dare impulso alle transizioni
digitali e verdi, rafforzare la coesione ed evitare
sovrapposizioni con altri strumenti finanziari".
"Il coinvolgimento delle città e delle regioni nell'ulteriore
implementazione è una questione non solo di logica ed equità, ma
anche necessaria affinché" i Pnrr raggiungano "efficacemente gli
obiettivi dichiarati. In quanto tali, gli enti locali e
regionali dovrebbero essere riconosciuti e trattati come
partner, non come cosiddetti "stakeholder". Abbiamo bisogno di
più partenariato e cooperazione a più livelli, non di una
maggiore centralizzazione", ha detto il politico olandese e
relatore del parere Rob Jonkman.
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