BRUXELLES - Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, è stato riconfermato alla guida della delegazione italiana del Comitato europeo delle Regioni per altri due anni e mezzo. La nomina è stata confermata per acclamazione durante una riunione della delegazione a margine della sessione inaugurale del nuovo mandato quinquennale del Comitato in corso a Bruxelles.
Esprimendo "soddisfazione" per la nomina, Cirio ne ha sottolineato l'importanza. "La nostra è una delegazione italiana che si esprime indipendentemente dall'appartenenza politica: ci sono esponenti di diverse famiglie politiche ma l'aver avuto una convergenza su un nome fa sì che ancora una volta ci si ricordi che quando uno arriva qui a Bruxelles rappresenta l'Italia, non rappresenta il suo partito”.
Questo lo spirito con cui il governatore piemontese orienterà il mandato nei prossimi due anni e mezzo, con la prospettiva di impegnarsi "in maniera determinante per dare al Comitato delle Regioni sempre più spazio e sempre più ruolo". L’Europa, ha concluso, "sta maturando una sensibilità diversa, di chi sa che i territori contano e che l'Europa non è tutta uguale, che quando tu applichi o studi o predisponi una direttiva europea devi poi tenere in considerazione che ci sono Paesi diversi e regioni diverse”. Durante la prima riunione della delegazione, Antonio Mazzeo e Matteo Bianchi - rispettivamente presidente del Consiglio regionale della Toscana e consigliere comunale di Varese - sono stati nominati vicepresidenti.
L'Unione europea dovrebbe istituire "un fondo specifico per sostenere il mondo dell'automotive" esteso non "solo ai produttori, alle grandi aziende produttrici ma a tutto il comparto", ha dichiarato il governatore del Piemonte a margine della plenaria del Comitato europeo delle Regioni. Fresco di rielezione alla guida della delegazione italiana, ha ricordato che "quella che stiamo vivendo è una situazione di grandissima crisi, che si può paragonare alle crisi che ci sono stati in passato in altri settori e che hanno visto sempre l'Europa intervenire con misure straordinarie", come durante la pandemia da Coronavirus.
Per questo "chiediamo questa misura straordinaria, questo portafoglio straordinario che è previsto all'interno dell'agenda Draghi e quindi ha anche dei sostenitori importanti e autorevoli: può permetterci di affrontare come Europa questo momento di transizione così importante e così delicato senza lasciare indietro nessuno tra i lavoratori, le lavoratrici ma anche piccoli imprenditori, le piccole imprese dell'automotive italiano". Domani l'Alleanza Ue delle Regioni per l'automotive incontrerà il commissario europeo responsabile per i Trasporti, Apostolos Tzitzikōstas, in vista del futuro piano ad hoc per il settore che la Commissione europea presenterà il 5 marzo.
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