"Chiediamo un'azione
internazionale immediata ed efficace per alleviare
l'intollerabile crisi umanitaria a Gaza, sullo sfondo del blocco
imposto dal governo israeliano che impedisce agli aiuti
umanitari di raggiungere la popolazione civile che vive in
condizioni disumane", si legge.
"Ribadiamo il nostro appello al pieno rispetto del diritto
internazionale umanitario e condanniamo qualsiasi atto di
politicizzazione o militarizzazione degli aiuti umanitari.
Chiediamo alle autorità israeliane di intervenire
immediatamente, in cooperazione con le Nazioni Unite e le
organizzazioni umanitarie, per garantire l'accesso illimitato
all'assistenza umanitaria essenziale alla popolazione
palestinese di Gaza. Chiediamo la cessazione immediata e
duratura delle violenze. Esigiamo il rilascio immediato e
incondizionato di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti.
Condanniamo qualsiasi dichiarazione che proponga lo sfollamento
forzato di persone o modifiche territoriali, insistendo sul
pieno rispetto del diritto internazionale. Chiediamo inoltre che
si ponga fine all'impunità per le flagranti violazioni del
diritto internazionale umanitario commesse durante le ostilità",
proseguono.
"Continuiamo a chiedere che l'Ue compia sforzi diplomatici
proattivi per giungere a un cessate il fuoco permanente.
Ribadiamo l'impegno del Parlamento europeo a favore di una
soluzione negoziata che preveda due Stati, sulla base dei
confini del 1967, con Israele e Palestina come vicini
democratici e sovrani con Gerusalemme come capitale condivisa,
che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, quale unica via
praticabile per una pace e una stabilità durature in Medio
Oriente. Ribadiamo che non vi può essere alcuna prospettiva di
pace, sicurezza e stabilità per Gaza, né di riconciliazione tra
la popolazione israeliana e quella palestinese, fintantoché
Hamas continuerà a svolgere un ruolo nella Striscia di Gaza.
L'entità della distruzione e delle sofferenze umane a Gaza
richiede un impegno internazionale globale da parte dell'Ue e
della comunità internazionale. Plaudiamo pertanto al lavoro
svolto dai paesi arabi per un piano di ricostruzione credibile
per Gaza, che possa anche fungere da piattaforma per la pace e
la sicurezza regionali".
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