BRUXELLES - "Sono lieta di annunciare oggi che stanzieremo altri 3 miliardi di euro" per l'attuazione del Patto sulla migrazione e l'asilo. "È il risultato della revisione intermedia e, con il Patto, avremo frontiere esterne più forti, modi migliori per prevenire i movimenti secondari e procedure più rapide". Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leye, in conferenza stampa con il cancelliere Friedrich Merz.
I finanziamenti supplementari per la migrazione, annunciati oggi da Ursula von der Leyen, provengono dalla revisione dell'attuale quadro finanziario pluriennale (1,8 miliardi di euro) e da un aumento del Fondo per l'asilo, la migrazione e l'integrazione e dello strumento per la gestione delle frontiere e dei visti (1,2 miliardi).
Secondo quanto fa sapere Bruxelles, le nuove risorse si aggiungono ai quasi 11 miliardi di euro già stanziati per la migrazione e la gestione delle frontiere in questi ambiti per il periodo 2025-2027 e ai 450 milioni di euro stanziati a favore degli Stati membri che ospitano beneficiari di protezione temporanea provenienti dall'Ucraina dal 2022. Gli Stati membri potranno utilizzare questo sostegno finanziario supplementare fino alla fine del 2027 per l'attuazione del patto sulla migrazione e per l'accoglienza delle persone in fuga dalla guerra della Russia contro l'Ucraina.
A ciascuno Stato membro sarà assegnato un importo specifico in base a una serie di criteri di ammissibilità. Gli Stati membri dovranno modificare i loro programmi nazionali esistenti entro la fine del 2025 per integrare questi finanziamenti supplementari. La Commissione è già in stretto contatto con gli Stati membri per fornire il sostegno necessario.
"Sulla dimensione esterna, il secondo pilastro della nostra politica migratoria sono i partenariati con i Paesi vicini, e questi partenariati danno risultati: quest'anno gli arrivi illegali sono diminuiti del 30%", ha sottolineato von der Leyen. Infine, ha proseguito, "gli Stati membri devono aumentare i rimpatri". "Solo il 20% dei migranti con una decisione negativa in materia di asilo viene rimpatriato nel proprio Paese", ha detto ancora ricordando che "a marzo la Commissione ha presentato una proposta sui rimpatri". "Ora gli Stati membri e il Parlamento europeo devono svolgere il loro ruolo: nel complesso, abbiamo dimostrato che insieme possiamo superare le sfide della migrazione irregolare", ha detto. "E credo che potremo continuare", ha spiegato von der Leyen.
"Sulla lista delle contromisure, noi siamo stati trasparenti fin dall'inizio: abbiamo sempre detto di preferire la soluzione negoziata ma che eravamo pronti a agire per proteggere i nostri interessi", ha proseguito. "Con il presidente Trump ho avuto buone discussioni, al telefono e ai funerali del Papa a Roma ma "credo che sia importante che, se andrò alla Casa Bianca, è solo con un pacchetto del quale discutere", ha ribadito. "Voglio essere concreta, con una soluzione cui possiamo essere d'accordo", ha aggiunto.
"L'Ue è pronta a eliminare i dazi sui prodotti industriali" e sostiene la soluzione 'zero per zero' tariffe", ha aggiunto. L'Ue, come ha ricordato, lavora "a una soluzione equilibrata, equa, reciprocamente vantaggiosa". "Ma se e dove i negoziati falliranno, agiremo ugualmente, ed è per questo che abbiamo avviato una consultazione per una possibile lista di riequilibrio", ha proseguito. "In altre parole, tutte le opzioni restano sul tavolo", ha dichiarato.
Interpellata sull'Ucraina, von der Leyen "è importante che cessate il fuoco di trenta giorni proposto da Trump e Zelensky sia accettato". "Noi vogliamo raggiungere una pace giusta e duratura per l'Ucraina", ha detto von der Leyen. "Accogliamo con favore la scelta della Germania di aumentare le spese nella difesa", ha aggiunto. Al centro del bilaterale, ha spiegato la presidente della Commissione, gli argomenti principali dell'attualità europea: dal dossier dazi a quello competitività, dalla necessità di aumentare stock e interconnessioni energetiche alla necessaria spinta da dare al mercato unico.
Con il cancelliere Friedrich Merz "abbiamo convenuto che un punto cruciale è quello di colmare il divario di innovazione", ha rimarcato. Ciò, ha proseguito, "richiede finanziamenti adeguati e un ambiente favorevole che promuova la libera ricerca e l'innovazione". "Abbiamo anche convenuto che un'energia affidabile e conveniente è fondamentale: per questo dobbiamo investire massicciamente in reti, interconnessioni e stoccaggio", ha aggiunto. "Non ci manca l'energia, ci manca la capacità di immagazzinarla e la rete elettrica", ha sottolineato ancora.
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