La Nato sta "annacquando il
linguaggio su clima, genere e diversità" nei documenti
ufficiali, adottando termini più neutri, come "misura
precauzionale" per evitare scontri con l'amministrazione di
Donald Trump. Lo riporta Politico, citando fonti interne
all'Alleanza.
"Chiunque segua le notizie conosce la posizione
dell'amministrazione Trump: nessuno vuole rischiare di darsi la
zappa sui piedi", ha spiegato un funzionario alla testata di
proprietà del gruppo editoriale Axel Springer. Di conseguenza,
termini come 'tecnologie verdi' sarebbero stati sostituiti con
espressioni più generiche, come 'tecnologie innovative'; 'clima'
viene riformulato come 'ambiente'; e ogni riferimento a 'genere'
o 'donne, pace e sicurezza' viene evitato, per garantire il
consenso unanime dei 32 Paesi membri, compresi gli Stati Uniti.
La Nato continua comunque ad avvalersi di consulenti
specializzati in questioni climatiche, che supportano il
personale militare nell'affrontare sfide ambientali in tempo di
guerra, come le temperature estreme che possono compromettere
truppe o equipaggiamenti. Tuttavia, spiega Politico, cresce la
tendenza a trattare questi temi in termini strettamente tecnici
o operativi, nel tentativo di evitare che vengano percepiti come
parte di un''agenda woke'.
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