"Donald Trump continua a
rifiutarsi di incontrare Ursula von der Leyen. Eppure è lei la
legittima rappresentante dell'Ue per i colloqui commerciali. Il
ghosting non è accettabile. Questo disprezzo istituzionale ci
umilia". Lo ha detto l'ex commissario europeo all'Industria,
Thierry Breton, in un'intervista al quotidiano tedesco Faz.
"Von der Leyen è stata nominata presidente" della Commissione
Ue "dal Parlamento europeo e dai leader. Rappresenta tutti noi,
i 450 milioni di cittadini europei. Dev'essere rispettata", ha
sottolineato l'ex politico e manager francese a dispetto dei
suoi rapporti in passato molto tesi con von der Leyen,
sostenendo che la presidente "deve andare a Washington per
condurre direttamente i negoziati". "Al signor Trump potrebbe
non piacere, ma questa è la decisione della nostra democrazia",
ha osservato.
L'Europa, ha spiegato Breton, deve rispondere alla guerra
dei dazi "senza aggressività, senza esagerazioni e, soprattutto,
unita", con un approccio "per settore". Tuttavia, ha osservato
ancora, ci sono questioni che "non sono negoziabili" come
l'integrità territoriale della Groenlandia e quella democratica
relativa alle leggi a tutela dei consumatori, del tech e
dell'ambiente. "Spetta alla presidente della Commissione dirlo
forte e chiaro", ha evidenziato.
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