STRASBURGO - Puntando il dito in particolare contro la Russia, l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, ha votato quasi all'unanimità una risoluzione con cui chiede ai paesi membri di lottare contro le ingerenze straniere. Favorevoli quasi tutti i membri italiani presenti in aula appartenenti a Fratelli d'Italia, Partito Democratico, e Forza Italia, con i soli voti contrari espressi da Alessandra Maiorino (M5S) e dalla senatrice Domenica Spinelli (FdI). "La Russia sta utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per influenzare le politiche estere e interne dei paesi europei", afferma il testo dell'assemblea, portando come esempi le presidenziali dell'anno scorso in Moldova e Romania, ma anche le interferenze durante il referendum sulla Brexit del 2016, le elezioni presidenziali degli Stati Uniti lo stesso anno, e quelle in Francia l'anno dopo. "Oltre a interferire nei processi elettorali e nei referendum, la Federazione Russa interviene attivamente nella vita politica e sociale dell'Europa attraverso metodi ibridi, tra cui la diffusione sistematica di disinformazione e propaganda", aggiunge l'assemblea. Tra le azioni richieste agli Stati quella di "integrare le minacce di ingerenza straniera nei piani di sicurezza nazionale che riconoscano la natura interconnessa delle attività ostili di tipo informatico, economico, politico e informativo", e di "proteggere le istituzioni democratiche, le infrastrutture critiche e i sistemi elettorali dagli attacchi informatici". Gli Stati sono inoltre "invitati a rivedere e migliorare le leggi che regolano i contributi finanziari ai partiti politici, la pubblicità e le campagne elettorali per mitigare il rischio di interferenze finanziarie straniere inappropriate o illecite".
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