BRUXELLES - È il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ad aver vinto il premio del Comitato europeo delle Regioni (CdR) in onore dell'ex sindaco di Danzica Paweł Adamowicz assassinato nel 2019 per "la sua straordinaria leadership e il suo impegno civico anche in mezzo alle sfide estreme della guerra". Il premio, nato in collaborazione con la città di Danzica e la Rete internazionale delle città di rifugio (Icorn), per promuovere l'eredità costruita da Adamowicz durante i suoi 20 anni come sindaco, è stato consegnato dalla neo-presidente del Comitato, Kata Tüttő, alla presenza della commissaria per l'allargamento, Marta Kos, durante la sessione plenaria inaugurale del mandato del Comitato europeo delle regioni in corso a Bruxelles.
Klitschko si è distinto per aver messo in campo iniziative che "possono far da modello per altre città", dall'introduzione dell'app 'Kiev Digital', che consente ai residenti di sollevare questioni e votare su iniziative locali, alla creazione della rete 'Vcentri Hub', che funge da importante spazio pubblico per il governo, le organizzazioni della società civile e la comunità. "Il sindaco di Kiev ha promosso l'impegno civico di fronte a una situazione di estrema difficoltà", ha ricordato Tüttő, fresca di elezione.
Ricevendo il premio, Klitschko ne ha sottolineato l'importanza come "una testimonianza dell'impegno incrollabile nei confronti dei valori di libertà e democrazia, nonché dell'eroismo dell'intero popolo ucraino" che da quasi "tre anni" sta "lottando per la nostra sovranità". La giuria ha premiato con una 'menzione speciale' anche Bassam Aramin e Rami Elhanan, leader delle comunità palestinese e israeliana che lavorano alla riconciliazione attraverso l'organizzazione che raccoglie i genitori palestinesi e israeliani che hanno perso figli nel conflitto, il Parents Circle - Families Forum (Pcff).
"La pace si fa sulla base di un compromesso: cedere parte del nostro territorio ai russi non sarebbe un compromesso ma una truffa, l'integrità territoriale è cruciale per la nostra patria". Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitalij Klychko al Parlamento europeo, a margine della plenaria del Comitato delle Regioni. "Non si può parlare dell'Ucraina senza l'Ucraina: e anche i nostri alleati europei devono stare al tavolo della pace". ha concluso.
A margine del suo intervento il primo cittadino ha detto che "le elezioni ora sarebbero un veleno per la nostra patria, celebreremo le elezioni in un secondo tempo: non sarebbe intelligente tenere le elezioni ora che dobbiamo concentrare i nostri sforzi sulla guerra, poi penseremo alle elezioni", ha proseguito Klychko al Parlemento europeo.
"Bisogna continuare ad aiutare la nostra gente, senza il vostro aiuto non saremmo qui: stiamo parlando di genocidio: distruggere gli impianti energetici da parte dei russi è stato deciso per umiliarci", aveva sottolineato poco prima nel suo intervento.
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