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Corrado e Strada, 'su Cpi governo complice di attacco a diritto'

Corrado e Strada, 'su Cpi governo complice di attacco a diritto'

Eurodeputato, 'all'Onu l'Italia si volta dall'altra parte'

BRUXELLES, 07 febbraio 2025, 19:53

Redazione ANSA

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"L'Italia non è tra i 79 firmatari della dichiarazione congiunta dei paesi membri della Corte Penale Internazionale (CPI) che critica le sanzioni Usa all'organismo, che rischiano di compromettere gravemente le situazioni sotto inchiesta, bloccando i lavori della Corte e aumentando il rischio di impunità per i crimi più gravi." Lo dichiarano le eurodeputate del Pd e di S&d Annalisa Corrado - membro della segreteria Dem - e Cecilia Strada.
    "L'Italia si rende complice di un attacco gravissimo allo stato di diritto internazionale, voltando le spalle alla giustizia internazionale con il suo rifiuto di firmare la dichiarazione. Una scelta vergognosa e inaccettabile, che isola il nostro Paese dai suoi alleati europei e lo colloca pericolosamente fuori dal perimetro della legalità internazionale. Le dichiarazioni scioccanti di Benjamin Netanyahu, che ringrazia Donald Trump per il suo 'coraggioso ordine esecutivo' e definisce la CPI un tribunale 'corrotto, antiamericano e antisemita', sono gravissime. Se non stupisce che chi ha qualcosa da temere attacchi la Corte, stupisce, invece, che il nostro Governo decida di seguirlo su questa strada pericolosa", spiegano.
    "Non firmare la dichiarazione significa accettare che i criminali di guerra possano sfuggire alle proprie responsabilità. Significa anche rinnegare le conclusioni del Consiglio affari esteri del giugno 2023, approvate in occasione del 25° anniversario della Corte e sottoscritte per l'Italia dallo stesso Ministro degli esteri che oggi vorrebbe invece metterla sotto processo", aggiungono Corrado e Strada, commentando la nota diffusa dal Primo ministro di Israele. E concludono: "Il rispetto del diritto internazionale non è un favore che si concede a giorni alterni, è un pilastro della civiltà giuridica. Continueremo a chiedere conto al Governo di questa decisione vergognosa in tutte le sedi, a partire dal Parlamento europeo".
   

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