"Tenendo conto di tutte le spese
per la difesa dei Paesi membri, il nostro obiettivo è che l'Ue
raggiunga collettivamente l'obiettivo del 2% del Pil nel 2025 e
sia aperta a livelli più elevati negli anni a venire". Lo scrive
il Ppe nel suo documento programmatico per il nuovo anno,
approvato dai suoi leader riuniti a Berlino.
"L'Europa è sotto attacco. I crimini di guerra di Putin in
Ucraina, le campagne di disinformazione di autocrati stranieri,
gli attacchi terroristici, la criminalità organizzata e la
guerra ibrida ai nostri confini hanno tutti un obiettivo:
distruggere lo stile di vita europeo", evidenzia il Ppe,
riaffermando il suo impegno "per una Nato forte".
"All'interno della Nato e in stretta collaborazione con i
nostri partner transatlantici, amplieremo significativamente gli
sforzi di difesa europei", evidenziano i leader, sostenendo "il
lavoro su una tabella di marcia per la creazione del mercato
interno della difesa". "Come primo passo - si evidenzia -,
crediamo che le norme sugli appalti debbano essere rese più
severe, meno vulnerabili alle interferenze straniere e che il
finanziamento debba continuare oltre quest'anno, aprendo nuovi
approcci al finanziamento della difesa".
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