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Cedu, la Svizzera non ha violato i diritti di albanesi espulsi

Cedu, la Svizzera non ha violato i diritti di albanesi espulsi

'Albania è sicura anche per chi denuncia crimini del comunismo'

STRASBURGO, 22 ottobre 2024, 15:32

Redazione ANSA

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La Svizzera non ha violato i diritti di una famiglia albanese rifiutandogli l'asilo e procedendo all'espulsione verso il loro Paese d'origine, poiché l'Albania può essere considerata "sicura". Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani (Cedu), pronunciandosi su un caso che coinvolge una famiglia albanese con cinque figli che aveva fatto richiesta d'asilo in Svizzera sostenendo che il lavoro del padre, ex direttore di un centro di ricerca sui crimini commessi durante il periodo comunista, aveva messo in pericolo l'intero nucleo.
    L'Albania, sottolineano i giudici, può essere considerata "sicura" anche per qualcuno che, come l'uomo in questione, in patria ha denunciato reati commessi da persone che ricoprono funzioni pubbliche d'alto grado.
    Prima di lasciare il suo Paese, l'uomo era stato vittima di minacce verbali e di un tentativo di entrare in casa sua. I togati di Strasburgo sostengono che le autorità svizzere che hanno esaminato in modo approfondito la richiesta d'asilo della famiglia, costatando che gli attacchi all'uomo erano frutto di iniziative individuali e non provenivano dallo Stato albanese, "disposto" invece "a proteggerlo".
   

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