BRUXELLES - "La questione dell'uso delle armi da parte dell'Ucraina è stata affrontata ancora nel corso del consiglio Affari esteri informale a New York ed è una competenza dei singoli Stati membri dell'Ue: ci sono Paesi che hanno tolto le restrizioni, altri che non dicono nulla e altri che le mantengono". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea all'incontro giornaliero con la stampa.
"La posizione dell'alto rappresentante è nota ed è in favore alla rimozione delle restrizioni per permettere a Kiev di colpire obiettivi militari sul suolo russo", ha notato. Il portavoce ha poi sottolineato che le recenti minacce da parte della Russia di attacchi nucleari contro la città di Strasburgo in seguito al voto non vincolante sull'uso delle armi da parte dell'Ucraina (da parte di Vyacheslav Volodin, speaker della Camera bassa del Parlamento e membro del Consiglio di sicurezza russo, ndr), "mostrano quanto è pericoloso questo regime". "Non è la prima volta che sentiamo minacce vergognose contro l'Ue e i suoi Stati membri, tutto ciò evidenza la natura illegale della guerra condotta dalla Russia e sarà uno dei temi che porteremo avanti a New York questa settimana nelle relazioni con i nostri partner".
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