BRUXELLES - Prende oggi il via, con un'udienza a porte chiuse davanti alla Camera d'accusa del tribunale di Bruxelles, la procedura di verifica delle indagini preliminari nell'ambito dell'inchiesta sullo scandalo cosiddetto "Qatargate". Tutti gli indagati, rappresentati dai loro difensori, si ritrovano per la prima volta davanti ai giudici chiamati a esaminare gli atti raccolti fin qui e la regolarità dell'operato degli investigatori di Bruxelles.
A fare ricorso per violazione dell'immunità parlamentare sono stati i difensori dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, e dell'europarlamentare belga Marc Tarabella, entrambi sospettati di aver preso parte alla rete di corruzione architettata dall'ex eurodeputato pentito Pier Antonio Panzeri.
Nella loro istanza, i legali della politica ellenica, Sven Mary, Michalis Dimitrakopoulos e Christophe Marchand, sostengono che i servizi segreti e la polizia del Belgio abbiano violato le leggi Ue a garanzia dell'immunità parlamentare sia nell'atto d'arresto sia nel corso delle indagini a carico della loro assistita, ritenendo pertanto nullo l'intero procedimento penale aperto a suo carico.
A essere messa in discussione è anche l'azione dell'ex giudice istruttore Michel Claise, dimessosi a giugno per sospetto conflitto di interessi dopo l'emergere di un legame commerciale tra il figlio e quello dell'eurodeputata - più volte accostata al caso ma non indagata - Maria Arena, co-azionisti di una società di cannabis legale. Il team legale greco apre anche alla possibilità che "tutte le parti" coinvolte possano a loro volta esprimere le proprie osservazioni davanti ai giudici e individuare i possibili vizi procedurali.
Per la prima volta dallo scoppio dello scandalo sono invitati a comparire anche il ministro del Lavoro del Qatar, Samikh Al Marri, il suo assistente Mohamed Belharache, e l'ambasciatore del Marocco in Polonia, Abderrahim Atmoun, indicati sul fascicolo come presunti corruttori. Nell'elenco delle convocazioni risultano poi, oltre a Kaili, Panzeri e Tarabella, anche gli altri indagati: il braccio destro di Panzeri e compagno di Kaili, Francesco Giorgi, la moglie, la figlia e la commercialista di Panzeri, Maria Colleoni, Silvia Panzeri e Monica Bellini, l'europarlamentare Andrea Cozzolino, il sindacalista Luca Visentini, e il responsabile dell'ong 'No Peace Without Justice', Niccolò Figà-Talamanca.
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