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Calci e fendenti d'arma bianca, fermato per tentato omicidio

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Calci e fendenti d'arma bianca, fermato per tentato omicidio

I fatti a Fidenza, nel Parmense. 22enne condotto in carcere

BOLOGNA, 09 maggio 2025, 11:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Prima gli ha spruzzato dello spray sul volto, poi - caduto a terra - lo ha colpito con dei calci al torace per allontanarsi e tornare munito di un'arma bianca, verosimilmente un'ascia o un machete, ferendolo alla schiena.
    Protagonista della vicenda - avvenuta a Fidenza, nel Parmense - un cittadino tunisino 22enne senza fissa dimora raggiunto, al termine delle indagini condotte dai Carabinieri, da un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Parma e poi condotto in carcere con l'accusa di tentato omicidio - aggravato all'aver commesso il fatto in presenza di una persona minorenne - ai danni di un altro cittadino tunisino 44enne. Ipotizzati, inoltre, i reati di minaccia aggravata e di porto, senza giustificato motivo, di uno strumento atto ad offendere.
    I fatti risalgono allo scorso 29 aprile quando il 22enne si è avvicinato, in Piazza Matteotti a Fidenza, al 44enne - che si trovava in compagnia del figlio minore e della moglie - iniziando ad inveire nei suoi confronti sostenendo che, nel corso della mattina, la donna gli avrebbe mancato di rispetto e iniziando a gridare "vedi che ammazzo te e la tua famiglia!", prima di spruzzare sull'uomo spray al peperoncino e poi, una volta crollato a terra prenderlo a calci. Successivamente lo ha raggiunto con alcuni fendenti d'arma bianca alla schiena.
    La dinamica è stata ricostruita grazie alle indicazioni della vittima e di alcuni testi presenti e alle immagini ricavate da più telecamere di videosorveglianza, che hanno consentito di riprendere le varie fasi della aggressione.
    In ospedale, dove il 44enne è stato condotto riportando una prognosi di 20 giorni, è emerso come la ferita da taglio potesse avere conseguenze mortali - in ragione della sua profondità e del sangue perduto dalla vittima - scongiurate grazie alla muscolatura del dorso dell'uomo e dall'abbigliamento da lavoro indossato: di qui l'accusa di tentato omicidio.
    Il 22 senza fissa dimora è stato individuato dai Carabinieri lo scorso 5 maggio. Eseguito il fermo il Pubblico Ministero ha chiesto al Gip di Parma la convalida della misura: ieri - all'esito dell'udienza - il magistrato ha convalidato il fermo e ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
   
   

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