Nel prossimo triennio, il progetto
permanente sulla Resistenza, Rami e Radiazioni, di Lenz Teatro
di Parma, avrà una nuova espansione concettuale, non limitandosi
alla traduzione artistica della memoria storica della lotta di
Liberazione del 1945: da oggi al 24 aprile, nella sala
consiliare del Comune di Parma, si può visitare l'installazione
visuale e sonora "Bruno Longhi_Le sorelle", a cura di Maria
Federica Maestri e di Francesco Pititto, che restituisce al
presente le voci di Maria e Giacomina, le sorelle Longhi,
registrate nel 1991, ma anche la storia personale e politica di
Bruno Longhi, figura chiave del movimento di Resistenza
antifascista a Parma.
Torturato e assassinato dalle SS, il suo corpo, cercato
invano da Parma a Bolzano, dal fratello Giovanni, non è mai
stato ritrovato. L'installazione vuole mostrare la vitalità
intellettuale e la sensibilità umana di Bruno Longhi che pagò
con la vita, esattamente come Luigi, il più piccolo dei suoi
fratelli, morto di stenti dopo la deportazione in Germania, la
scelta di opporsi al nazifascismo. Registrato nel 1991, il
lavoro nasce dalle testimonianze dei familiari e dei compagni e
delinea la quotidianità di una famiglia spezzata, ma anche della
personalità "europea" di questo eroe della Resistenza, che
coltivava l'interesse per la letteratura, per la musica, per il
cinema e per le lingue, compreso il tedesco, la "lingua del
nemico".
Il 29 e il 30 aprile, alle 18 e alle 20.30, a Lenz Teatro,
in via Pasubio 3/E, è poi in programma "Notevole Assenza",
composizione performativa a cura di Beatrice Baruffini tratta da
"Sulla violenza_Il rapporto dalla montagna di Ferro" da Hannah
Arendt, primo esito del progetto triennale "Parentele".
Attraverso le sue riflessioni filosofiche e il suo pensiero,
Arendt si fa strumento per comprendere il gesto morale e
politico di traduzione estetica ed etica delle "opere violente".
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