Sabato 12 aprile, dalle 16.30, i
400 ragazzi delle scuole superiori bolognesi che hanno
partecipato al progetto Politico Poetico del Teatro dell'Argine,
in collaborazione con il Comune di Bologna e Fondazione Iu
Rusconi Ghigi, saranno in Piazza Maggiore e racconteranno a chi
vorrà ascoltarli il loro sguardo sul mondo. I giovani oratori
saliranno su cassette della frutta, e in 3 minuti di tempo
parleranno di quello che sta loro più a cuore, tra esigenze,
paure e visioni per il futuro. È questo il fulcro del progetto
Speakers' Corners, che come punto di partenza, in questa seconda
edizione dell'iniziativa, aveva cinque parole chiave da cui
partire: fragilità, collaborazione, futuro, relazioni,
orizzonti.
"I ragazzi parleranno soprattutto di scuola e di fragilità -
dice Andrea Paolucci, direttore artistico del Teatro dell'Argine
- stanno provando a proteggersi e chiedono un po' di calma. C'è
anche il tema della salute mentale che sta venendo fuori in
maniera forte".
"Abbiamo proposto ai ragazzi, attraverso questo percorso,
strumenti per potersi esprimere, essere attivisti, partecipare
alla vita della città", dice il sindaco di Bologna, Matteo
Lepore, che invita ad ascoltare di più i giovani e a lasciare
loro spazio per poter elaborare le loro idee.
Tutte le idee che sono emerse confluiranno poi in cinque
"lettere alla città" che verranno presentate il 9 maggio in
consiglio comunale. Alcune delle proposte avanzate nella scorsa
edizione di Politico Poetico, infine, verranno realizzate grazie
al bando Fondo di Comunità.
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