BOLOGNA, 20 FEB - Il ministero degli Esteri ha candidato Faenza (Ravenna) per la candidatura di Città creativa dell'Unesco. Lo annuncia l'Unesco, il cui consiglio direttivo ha approvato la candidatura, insieme a quella di La Spezia per il settore Design.
Il Consiglio Direttivo ha deliberato il sostegno alla candidatura di Faenza avendo verificato "una presenza radicata della produzione artigianale della ceramica nel contesto cittadino e interessanti iniziative volte a favorire un'ampia partecipazione della cittadinanza alla vita culturale, oltre ad un valido sistema formativo professionale. La vivacità culturale di Faenza evidenzia una solida vocazione internazionale ed un'apertura a progetti innovativi spesso interdisciplinari, che confermano l'impegno in favore della creatività e la condivisione degli obiettivi della rete delle Città Creative".
La candidatura di Faenza, dice l'Unesco, rappresenta anche una valida testimonianza di come la città sappia reagire alle tremende calamità naturali che nel corso degli ultimi due anni ne hanno determinato la devastazione.
"Un altro importante riconoscimento - dicono il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, insieme all'assessora alla cultura Gessica Allegni e alla sottosegretaria alla presidenza Manuela Rontini - per l'arte e la cultura dell'Emilia-Romagna. Faenza con il suo Museo internazionale della ceramica rappresenta un'eccellenza di livello mondiale. Ora al lavoro per sostenere nel modo migliore insieme al governo e alle istituzioni locali questa candidatura, che rappresenta un'opportunità importante di valorizzazione del territorio sul piano internazionale. È di pochi giorni fa la candidatura all'iscrizione nella lista del Patrimonio dell'Umanità di altre due realtà di assoluto valore dell'Emilia-Romagna, il Teatro Goldoni di Bagnacavallo e il Mariani di Sant'Agata Feltria - ricordano de Pascale, Allegni e Rontini - Ora la candidatura di Faenza, tanto più significativa, se pensiamo che proprio questa città è stata tra le più colpite dall'alluvione del 2023. Ed è bello che proprio dalla cultura possa arrivare ora un'occasione di ripartenza per quel territorio e la sua comunità".
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