BOLOGNA, 28 GEN - "Con le imprese del biomedicale noi condividiamo la posizione di fondo e cioè che questo sia un meccanismo sbagliato e che il governo dovrebbe coprire questo finanziamento. È chiaro che ci hanno mosso anche delle critiche di metodo, non solo di merito, quindi il vicepresidente Colla e l'assessore Fabi le incontreranno nei prossimi giorni". Lo ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna, Michele de Pascale, parlando delle proteste delle aziende dopo la richiesta avanzata dalla Regione di pagare il payback biomedicale. L'incontro con le imprese si terrà il 30 gennaio.
"Noi condividiamo l'iniziativa di cambiare questa norma e di non costringere le imprese del biomedicale a dover rientrare di questa cifra", assicura de Pascale. Per quanto riguarda i soldi da versare, "noi possiamo capire se li possiamo chiedere in più tempo, in modalità diversa. Siamo aperti anche a un confronto, ma il fatto di doverli chiedere è figlio di una sentenza della Corte costituzionale e di una norma nazionale, non è figlio di una scelta dell'Emilia-Romagna".
Sul fatto che la Regione si sia mossa per prima, de Pascale spiega: "È stato un atto tecnico del direttore generale della Salute, che ha degli obblighi anche di tipo giuridico, non ha degli obblighi di tipo politico". In ogni caso "noi ci stiamo facendo parte attiva perché venga fatta" la risoluzione complessiva del problema, "ma non siamo noi a poterla fare".
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