La Fondazione Dino Zoli di Forlì
presenta il progetto 'Changes. Il cambiamento come urgenza della
sostenibilità', che intende approfondire il tema ambientale
attraverso la mostra d'arte 'Utopiche seduzioni. Dai nuovi
materiali alla Recycled Art. Da Piero Manzoni alle ultime
generazioni' e una serie di talk con riferimenti al mondo della
ricerca, della scienza, della tecnologia, della storia, della
filosofia e della sociologia. Curata da Nadia Stefanel e Matteo
Galbiati, l'esposizione sarà inaugurata sabato 28 ottobre e
rimarrà visitabile fino al 24 marzo. Prestiti importanti, opere
provenienti dalla collezione permanente della Fondazione Dino
Zoli e un attento monitoraggio della ricerca artistica
contemporanea condurranno il visitatore attraverso cinquant'anni
di riflessioni, animate da diverse sensibilità e principi
estetici, legati ai differenti momenti storici in cui le opere
hanno visto la luce.
Il percorso espositivo, che comprende anche una selezione di
opere di Piero Manzoni, provenienti dalla Fondazione Piero
Manzoni di Milano, di Piero Gilardi e di Enrico Cattaneo, si
articola attraverso le ricerche di artisti mid-career (Afran,
Valerio Anceschi, Alessio Barchitta, Andrea Cereda, Marina
Gasparini, Roberto Ghezzi, Thierry Konarzewski, Margherita Levo
Rosenberg, Lulù Nuti, Valentina Palazzari, Francesca Pasquali,
Artan Shalsi, Sasha Vinci) ed emergenti (Lucia Bonomo, Michele
Di Pirro, Cesare Galluzzo, Miriam Montani, Giulia Nelli, Anuska
Sarkar) per rappresentare uno spaccato del panorama artistico
dagli anni Sessanta ad oggi. Si passerà dai celeberrimi Achrome
di Manzoni ai lavori site-specific di Francesca Pasquali, Giulia
Nelli e Valentina Palazzari, realizzati per l'occasione e
destinati a un riciclo totale, passando per altre opere in cui i
materiali sono volutamente riutilizzati. Saranno esposti inoltre
alcuni dipinti di Enrico Baj e Renata Boero, parte della
collezione permanente della Fondazione Dino Zoli.
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