Una mostra di Alberto Burri
(1915-1995) a Ravenna, la città in cui il maestro di Città di
Castello tra la fine degli anni Ottanta e gli anni Novanta aveva
avviato un'intensa azione pittorica con diversi cicli di opere
ispirate alla sua storia e alla cultura artistica: il Mar-Museo
d'Arte della Città di Ravenna, in collaborazione con la
Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, ospita dal 14
ottobre al 14 gennaio 'BurriRavennaOro', a cura di Bruno Corà,
nell'ambito dell'ottava Biennale di Mosaico Contemporaneo.
Negli anni Novanta Burri, l'artista della materia, avvia una
collaborazione con il Gruppo Ferruzzi che lo porta a realizzare
alcuni cicli pittorici che elabora e denomina in differenti modi
e in stretta relazione con la storia artistica della città. Con
il ciclo S.Vitale realizza grandi cellotex dipinti ad acrilico
di color nero e a quella serie affianca la produzione di opere
grafiche di pari intensità e forza cromatica. La mancata
realizzazione della committenza Gardini non gli impedisce di
appassionarsi ad una pittura rievocativa della grande stagione
pittorica dell'arte bizantina, copiosamente presente in città,
nelle chiese e negli edifici storici decorati a mosaico. Nascono
i cicli dei dipinti Nero e Oro (1993), che si ispirano alla
cultura musiva di alta decorazione fiorita a Bisanzio e
sviluppata a Ravenna con numerosi capolavori dell'arte
bizantino-ravennate. Tutte queste opere, insieme ad alcune serie
scelte di creazioni grafiche, figurano negli ambienti del Mar.
Tra le circa cento opere in mostra anche esemplari che hanno
consentito a Burri di ricevere il Premio Nazionale dei Lincei
per l'opera Grafica (1973).
I due ambiti della sua pittura e della produzione
calcografica, integrati alla presenza della grande scultura
rossa 'Grande Ferro R' (1990) al PalaDeAndré, offrono una forte
presenza del maestro a Ravenna. Un'area multimediale sulla
biografia di Burri, i progetti e i bozzetti concepiti per la
committenza Gardini ed alcuni filmati che documentano l'artista
al lavoro, insieme al catalogo della mostra e documenti delle
opere esposte al Mar, consentono un'ampia conoscenza di uno dei
massimi artisti europei della seconda metà del XX secolo.
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