Apre il 28 ottobre al MAMbo-Museo
d'arte moderna di Bologna 'The floating collection', una
collettiva che prende avvio dal desiderio di studiare e
approfondire le collezioni dei Musei Civici e di altri sistemi
museali cittadini, tramite lo sguardo di sei artisti del
contemporaneo: Alex Ayed (Strasburgo), Rä Di Martino (Roma),
Cevdet Erek (Istanbul), David Jablonowski (Bochum), Miao Ying
(Shanghai), Alexandra Pirici (Bucarest). Nel rapportarsi al
patrimonio culturale della città, i sei artisti invitati ne
hanno fatto una piattaforma di ricerca per ripensare il passato,
il presente e il futuro dell'istituzione museo e immaginare una
sua forma inedita, ancora in divenire.
'The Floating Collection', a cura di Lorenzo Balbi e Caterina
Molteni, visibile fino all'8 gennaio, riflette su una possibile
decolonizzazione degli immaginari culturali e delle pratiche
espositive museali, in cui "decolonizzare" diventa una scelta
operativa, un modus operandi. Ispirandosi al dibattito e ai
processi di decolonizzazione avviati nei musei etnografici e
antropologici di tutto il mondo, la mostra intende studiarne i
metodi, "applicandoli a un'analisi consapevole del patrimonio
culturale locale e a una pratica espositiva capace di accogliere
la pluralità di narrazioni, identità e specificità sociali che
caratterizzano la nostra contemporaneità".
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