Uno tra i più brillanti quartetti d'archi spagnolo, il Cuarteto Casals, e un pianista tra i più profondi e poetici del panorama internazionale, l'italo-tedesco Alexander Lonquich, uniranno le forze per la loro unica performance italiana, il 7 marzo all'Auditorium Manzoni di Bologna per la stagione concertistica di Musica Insieme, ripercorrendo i capisaldi del repertorio cameristico.
"La nostra è una collaborazione splendida, - dice Jonathan
Brown, la viola del gruppo - che va avanti da diversi anni.
Credo che la forza di Alexander Lonquich sia la combinazione di
intelligenza, versatilità e preparazione con un grande
coinvolgimento emotivo. È un musicista molto sensibile, con il
quale ci stiamo esibendo in tutto il mondo". Il Cuarteto Casals,
composto anche dai violinisti Vera Martínez Mehner e Abel Tomás,
e dal violoncellista Arnau Tomás, è stato fondato nel 1997
presso la Escuela Reina Sofía di Madrid, aggiudicandosi il primo
premio ai concorsi di Londra e di Amburgo, e da allora è ospite
di sale internazionali come la Carnegie Hall, la Philharmonie di
Colonia, la Cité de la Musique di Parigi e il Concertgebouw di
Amsterdam. Tra i tantissimi impegni a cui è stato chiamato ha
accompagnato anche il re di Spagna in diverse visite ufficiali.
All'intensa attività concertistica, il Cuarteto Casals affianca
l'insegnamento, tenendo masterclass anche in Italia, presso la
Scuola di Musica di Fiesole.
Nell'appuntamento bolognese il pubblico potrà ascoltarli in
un programma "a geomentria variabile": in apertura, il primo dei
due soli Quartetti per pianoforte e archi di Mozart, scritto nel
1785 nello stile del "concerto da camera", a seguire l'archetipo
del Quartetto per archi, con l'opera 20 N. 3 di Franz Joseph
Haydn, del 1772, caposaldo della scrittura per archi di "papà
Haydn"; e in conclusione di programma il Quintetto per
pianoforte e archi Op. 44 di Robert Schumann, considerato un
vertice cameristico.
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