Il Gip del tribunale di Piacenza Luca Milani non archivia, ma ordina nuove indagini su un presunto pestaggio subito in carcere da un detenuto tunisino. I fatti risalgono al 20 luglio 2017 e nel fascicolo è indagato per lesioni un ispettore capo della Polizia penitenziaria, Giovanni Marro, attualmente già a processo con un collega per un altro episodio simile, avvenuto l'anno precedente sempre nel carcere piacentino, ai danni di un detenuto. Un fatto di cui si occupò in passato anche la trasmissione 'Le Iene'.
Per il 2017, la Procura, con il pm Emilio Pisante, a febbraio 2020 aveva chiesto l'archiviazione, ma il Gip, tenendo conto dell'opposizione del difensore del detenuto, l'avvocato Luca Sebastiani, ora assegna tre mesi di tempo agli inquirenti, chiedendo di approfondire alcune questioni. In particolare l'indagato aveva riferito di non essere presente sul luogo del fatto, ma di aver partecipato al consiglio di disciplina del carcere. Una circostanza che ora si dovrà verificare, sentendo gli altri presenti alla riunione, dal momento che il Gip valuta come contraddittorie alcune delle dichiarazioni dell'indagato e che dalle carte non risulta la sua presenza al consiglio.
Inoltre secondo il giudice è necessario un approfondimento medico legale sulle lesioni subite dal detenuto, sulla base delle valutazioni del medico legale consulente della persona offesa, Elia Del Borrello.
Quel giorno, poco prima, il magrebino era stato protagonista di una protesta, con un altro detenuto, prendendo le chiavi e chiudendo le porte di una sezione. In seguito sarebbe avvenuto, secondo la denuncia, il pestaggio, da parte di più agenti, tra i quali la vittima ha riconosciuto Marro, difeso dall'avvocato Mauro Pontini. La sua versione è stata confermata da un altro detenuto. Per la resistenza durante la protesta i due hanno avuto una condanna in primo grado. Anche il processo attualmente in corso per il personale della penitenziaria per l'altro pestaggio aveva visto una prima richiesta di archiviazione dal pm Pisante, rigettata dal Gip Milani.
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