Un medico dell'ospedale
Sant'Orsola di Bologna è a processo con l'accusa di omicidio
colposo di una donna marocchina di 69 anni, morta il primo
giugno 2012, in seguito ad una caduta dal letto. L'inchiesta
nacque da un esposto della figlia della donna,
assistita dall'avvocato Simone Sabattini e ora parte civile nel
dibattimento. Al medico che era di guardia notturna nel reparto
di Fisiatria, difeso dall'avvocato Pietro Giampaolo, è
contestato in pratica di non aver seguito le linee guida secondo
cui un paziente caduto dal letto dovrebbe essere sottoposto a
due tac, dopo 6 ore e dopo 24. La donna, ricoverata per una
riabilitazione cadde di sabato sera, da un letto a quanto pare
senza sponde. La figlia, arrivata la mattina di domenica, ha
riferito, sentita come testimone in aula, che durante la
giornata la madre non riusciva a tenere in mano oggetti perché
tremava e lamentava un forte mal di testa. La notte successiva
la donna entrò in coma e poi morì all'ospedale Bellaria, dove
era stata trasferita.
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