Dal medioevo all'epoca moderna nel
nuovo allestimento della Galleria civica del Comune di Siena. Le
tre sale dell'ex Quadreria del Museo Civico sono state riaperte
al pubblico a dicembre scorso, oggi il nuovo allestimento, con
il recupero degli spazi museali - tre sale - affacciati sul
Cortile del Podestà, è stato presentato all'interno della Sala
delle Lupe fra gli altri dal sindaco Nicoletta Fabio che ha
spiegato: "Il rinnovamento della Galleria del Museo Civico di
Siena è molto più di un semplice restauro: è un atto profondo di
valorizzazione della nostra storia e della nostra cultura".
Il recupero architettonico delle tre sale del primo piano del
Palazzo Pubblico affacciate sul cortile del Podestà ha permesso
di valorizzare gli ambienti, la cui fruizione era resa incongrua
a causa dell'apposizione di una pannellatura a parete che
occultava le antiche trifore trecentesche. L'intervento ha
liberato le trifore che, opportunamente schermate con moderne
pellicole protettive anti Uv, ora permettono di leggere la
struttura architettonica del Palazzo. Il focus del nuovo
percorso è incentrato sull'arte senese di cui propone un'ampia
panoramica dalla grande stagione medioevale all'epoca moderna.
La prima sala dedicata a pittura, scultura e arti applicate del
XIV e XV secolo vanta capolavori come il San Michele arcangelo
vittorioso sul demonio attribuita ad Ambrogio Lorenzetti,
rarissimo esempio di vetrata trecentesca, e la frammentaria
predella con Due episodi della vita di San Bernardino di
Neroccio di Bartoloneo de'Landi, la cui rappresentazione di una
delle prediche tenute nel 1427 nel Campo restituisce un vivace e
veridico spaccato della società dell'epoca. Nella seconda sala è
ricostruito l'apparato decorativo della Cappella del Campo che
ruota attorno alla monumentale sinopia dell'affresco con la
Vergine e i santi protettori di Siena eseguito da Giovan Antonio
Bazzi detto Il Sodoma nel 1539, tra le opere più significative
del Rinascimento a Siena. Nella terza sala dipinti su tavola o
su tela del XVI e XVII secolo dei maggiori artisti del periodo
tra cui Alessandro Casolani, Rutilio Manetti e Bernardino Mei.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA