L'Assemblea dei soci del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha approvato all'unanimità il blocco delle nuove iscrizioni allo Schedario Viticolo idoneo alla rivendicazione del Primitivo di Manduria Dop per il periodo 2025-2030.
Il provvedimento, finalizzato a regolamentare la crescita della produzione e a tutelare il valore e la qualità della denominazione, prevede il divieto di iscrizione per nuove superfici vitate, pur consentendo la sostituzione di vigneti già esistenti.
In altre parole, chi deciderà di piantare nuove vigne
di Primitivo nei prossimi cinque anni non potrà utilizzare
quelle uve rivendicate come Primitivo di Manduria Doc e Docg, ma
potrà destinarle ad altre denominazioni. Il provvedimento,
precisa il Consorzio di tutela, non riguarda gli espianti e i
reimpianti di vigneti già esistenti. Questa decisione, evidenzia
una nota consortile, è stata presa per garantire un equilibrio
tra domanda e offerta, proteggendo il mercato e la sostenibilità
della produzione.
"Ringrazio i nostri soci, che hanno compreso l'importanza di
questa misura, fondamentale per tutelare il valore del nostro
vino. - dichiara l'avvocato Novella Pastorelli, pòresidente del
Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - Regolando
l'accesso allo Schedario Viticolo, garantiamo un equilibrio tra
la crescita della produzione e le esigenze del mercato,
assicurando che il Primitivo di Manduria mantenga la sua qualità
e il suo posizionamento competitivo. Ora provvederemo a inviare
tutta la documentazione al vaglio della Regione Puglia."
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