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Vinitaly: giovani affascinati dal vino ma con poche competenze

Vinitaly: giovani affascinati dal vino ma con poche competenze

Donne Vino e Università Iulm, le emozioni dietro il consumo

ROMA, 08 aprile 2025, 17:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lo consumano, lo comprano, lo regalano ma spesso senza conoscerlo davvero. È il rapporto che hanno i giovani con il vino, come emerge da una ricerca presentata al Vinitaly dall'Associazione nazionale Le Donne del Vino, che ha messo in evidenza le connessioni tra gusto e mente.
    Secondo un'indagine, dell'Università Iulm di Milano, la Generazione Z è affascinata dal mondo del vino ma con competenze ancora limitate (2,99 punti su 6). Il rosso è preferito (40,8%) al bianco (38%), con consumi soprattutto al ristorante (61,1%) e a casa (62%). Le motivazioni di acquisto sono legate alla socialità: feste (19%), momenti con amici e famiglia (18,2%), regali e weekend. La fascia di prezzo più gettonata è tra i 10 ei 25 euro e i canali principali restano i supermercati, ristoranti e locali.
    L'acquisto è guidato da esperienza personale (20,2%), passaparola (19,5%) e prezzo (19,4%), mentre etichetta, packaging e sostenibilità contano meno. Anche l'aspetto simbolico è ridimensionato: il vino 'non fa status', con punteggi bassi alle affermazioni 'mi fa sentire potente' o 'aumenta il mio prestigio sociale'.
    "I giovani non sono consumatori da intercettare ma persone da comprendere, con le loro emozioni, aspettative e valori - ha detto il presidente dell'Associazione, Daniela Mastroberardino - sono curiosi, sensibili e molto più consapevoli di quanto si creda: non cerca solo un buon prodotto, ma un'esperienza, un racconto, un senso". L'evento 'Wine Tricks' ha voluto mostrare quanto la mente influenza le scelte e come la conoscenza del funzionamento del cervello possa aiutare il mondo del vino a comunicare in modo più empatico ed efficace. Dall'esperimento di eye-tracking live, con le reazioni neurologiche di un volontario davanti a uno scaffale virtuale, al test Super Tester o Low Tester per misurare la sensibilità gustativa, fino a un'illusione sensoriale sulla differenza tra ciò che si sente e ciò che si percepisce, tutto ha contribuito a mostrare quanto le scelte di consumo siano guidate da processi spesso inconsci.
   
   

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