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Vinitaly: coi dazi 50% cantine verso altri mercati, 33% in Usa

Vinitaly: coi dazi 50% cantine verso altri mercati, 33% in Usa

Survey di Intesa Sanpaolo presso le filiali dell'Agribusiness

VERONA, 08 aprile 2025, 11:10

Redazione ANSA

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I dazi Usa stanno facendo cambiare strategia commerciale alle imprese vitivinicole presenti al 57/o Vinitaly in corso a Veronafiere. Secondo una survey condotta da Intesa Sanpaolo presso le filiali specializzate nell'Agribusiness e presentata in fiera da Massimiliano Cattozzi, responsabile della Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, tra le reazioni che le imprese stanno valutando in risposta all'inasprimento dei dazi, circa la metà dei rispondenti indica la ricerca di nuovi clienti in nuovi mercati, e un terzo indica la possibilità di aprire filiali commerciali o produttive negli Usa. Si rileva anche un certo attendismo nel posticipare le tempistiche degli investimenti; mentre un 20% circa indica l'eventualità di rivedere i listini per il mercato statunitense. Lo studio presentato da Research Department di Intesa Sanpaolo ha messo in evidenza che l'export agroalimentare italiano ha registrato un'ottima evoluzione anche nel 2024: +8,3% a prezzi correnti rispetto al 2023, per un controvalore di 67,5 miliardi di euro. Gli Stati Uniti sono un mercato rilevante per l'alimentare italiano: il peso degli USA sul totale dell'export dell'alimentare e bevande è del 13,4%, superiore alla media del manifatturiero (10,4%). Per alcuni comparti il peso sale ben oltre il 20%, con punte del 28% circa per le bevande dissetanti e acque minerali e del 25% circa per l'olio e per il vino. Bene anche le esportazioni di vino nel 2024: oltre 8 miliardi di vendite sui mercati esteri (+5,5% rispetto al 2023), trainate dai risultati oltreoceano (Stati Uniti +10,2%, Canada +15,2%) a cui si aggiungono il contributo del mercato tedesco (+3,7%) e di quello britannico (+1%). "Per il quarto anno siamo al Vinitaly - ha sottolineato Cattozzi - a supporto delle nostre 7.000 aziende vitivinicole clienti. Il settore agroalimentare, e in particolare quello vitivinicolo, si trova ad affrontare sfide decisive legate all'internazionalizzazione, alla sostenibilità, alla digitalizzazione e al ricambio generazionale. Per questo oltre agli strumenti finanziari, con quasi 7 miliardi di euro di erogazioni dalla costituzione nel 2021 della Direzione Agribusiness, abbiamo messo in campo 80 milioni di euro concessi per pegno rotativo su prodotti agroalimentari DOP, di cui 20 milioni di euro su vino Doc/Docg/Ig".
   

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