"La produzione dei novelli in Sardegna sta subendo un calo inarrestabile. La promozione di questo segmento particolare della vitivinicoltura sarda ha bisogno di una forte strategia di rilancio, mirando alle caratteristiche dei singoli mercati in cui ci si vuole inserire". Lo ha detto Giuseppe Melis, docente di marketing all'Università di Cagliari intervenuto a Milis alla "Rassegna dei vini novelli della Sardegna".
I numeri sono eloquenti. "Diversi anni fa c'è stato un picco superiore al milione di bottiglie per poi iniziare una fase calante che ancora non si è arrestata - ha sottolineato sempre nel corso della kermesse Pierpaolo Fiori, delegato Ais di Sassari - per giungere al 2016 in cui si stima una produzione tra le 200 e le 250 mila bottiglie".
La rassegna di Milis che ha ospitato otto cantine, per gli organizzatori Pro Loco e Comune, ha registrato un buon successo di pubblico: 20 mila presenze, quattromila calici venduti e tremila bottiglie consumate. C'è stato un via vai tra i suggestivi percorsi del vino e enogastronomici. Due giornate all'insegna della degustazione di novelli abbinati a piatti come cozze fritte Nieddittas del Golfo di Oristano, Polenta di Arborea e "Sa Petza Imbinada", ma anche incontri, spettacoli e musica.
Queste le cantine e i vini presenti: Alasi Cantine Argiolas, Serdiana, Cantos Cantina Sociale Dolianova, Giogantinu Novello Cantina Sociale Berchidda, Novello Ogliastra Cantina Sociale Jerzu, Prima Macerazione Cantina Sociale Il Nuraghe Mogoro, 14 Novembre Cantina Sociale Trexenta Senorbì, Rubicante Tenute Sella&Mosca Alghero, Santa Caterina Cantina Sociale Dorgali.
"Un parterre di Cantine di tutto rispetto rimaste in Sardegna a vinificare novello dopo le prime esperienze maturate alla fine degli anni Ottanta", ha commentato la presidente della Pro loco di Milis Simona Manca.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA