Il gelato molecolare all'azoto
liquido a base di prodotti tipici di Oliena arriva a Milano.
Realizzato da un giovane chef e biologo di Oliena, Federico Lai,
sarà fatto assaggiare in anteprima al pubblico di 'Golosaria',
manifestazione gastronomica in programma dal 5 al 7 novembre
negli spazi del MiCo. Un procedimento naturale senza additivi
chimici di sintesi, frutto di un modello di cucina studiata
sotto il profilo nutrizionale e salutistico e con l'utilizzo di
ingredienti a 'metro zero': lattuga, miele di corbezzolo,
granella di papascinu e confettura di uva passa granaccia.
Federico miscela la tradizione, la tecnologia e la creatività
per riportare in auge un 'dessert fai da te' recuperato dalle
sue memorie di infanzia. "Da mia nonna ho appreso un'antica
usanza quella di addolcire il palato dopo un pranzo campestre a
base di pecora bollita, raccogliendo dall'orto la lattuga fresca
e cospargendola di miele". Da qui si è sviluppata l'idea del suo
gelato artigianale 'lattuga e miele'.
"Ringrazio l'Università di Urbino per avermi permesso
all'interno dei suoi laboratori di sperimentare il mio gelato
molecolare. L'utilizzo dell'azoto liquido è prettamente tecnico
- precisa - serve per mantenere inalterate le proprietà
nutrizionali degli ingredienti, valorizzarle al palato e
lasciare il prodotto più naturale possibile". Il fine settimana
Federico lavora al ristorante Vecchia Urbino: "Ho la
possibilità di mettere in pratica le mie idee, per ciò ringrazio
la famiglia Monti, i titolari" aggiunge. Le altre componenti del
gelato sono il "gioddu", il primo latte fermentato di origine
italiana nonché presidio slow food e qualche goccia di olio
extravergine di oliva "nera di Oliena" punta di diamante della
gastronomia del centro barbaricino. "Alimenti come il gioddu o
l'olio extravergine erano consumati anche dai nostri longevi di
Sardegna a cui ho dedicato la mia tesi di laurea alla triennale
in scienza della nutrizione - conclude - cerco nel mio piccolo
di valorizzare questi prodotti della Sardegna e le antiche buone
pratiche, sarebbe un peccato farle cadere nel dimenticatoio,
sono la forza delle nostre comunità".
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