E' diventato un classico della
cucina campana, lo scialatiello. E forse non tutti sanno che ad
inventarlo è stato lo chef Enrico Cosentino. Chef e anche
mentore di tanti giovani che poi hanno raggiunto la Stella
Michelin. Colto, appassionato, talvolta brusco ma sempre una
garanzia di competenze. Ora i responsabili dell'Istituto San
Paolo di Sorrento gli hanno dedicato un tributo con un concorso
su questa pasta: «A tavola con lo scialatiello di Enrico
Cosentino tra tradizione e innovazione». Giovani studenti
provenienti dalla Campania, Sicilia, Puglia, Basilicata,
Calabria, Abruzzo, Molise e Lazio si confronteranno a suon di
ricette mercoledì prossimo, 23 marzo. Parteciperanno gli
studenti degli ultimi due anni degli: Istituto Omnicomprensivo
G. N. D'Agnillo di Agnone di Isernia; l'IPEOA A. Perotti di
Bari; l'I.I.S. A. Turi di Matera; l'IPSEOA V. Gioberti di Roma;
l'IPSEOA di Villa San Giovanni (Reggio Calabria); l'IIS
Gasparrini di Melfi (Potenza); l'IPSEOA R. Viviani di
Castellammare; l'IPSSEOA De Gennaro di Vico Equense e l'ISIS E.
Di Savoia di Napoli. Ognuno li preparerà abbinandoli a prodotti
stagionali tipici della propria regione. Gli scialatielli sono
un formato di pasta fresca. Il nome, come si legge su Wikipedia,
si presume derivi da due parole della lingua napoletana
"scialare" (godere) e "tiella" (padella). Questo tipo di pasta,
tipica della costiera sorrentina e amalfitana, è nata per mano
dello chef Enrico Cosentino nel 1976. Nel 1978, lo chef
presentando gli scialatielli ad un concorso culinario in
Calabria, conquistò il premio "Entremetier" dell'anno. Gli
scialatielli sono listarelle più corte degli spaghetti, più
larghe e di sezione rettangolare piuttosto irregolare. Sono
tradizionalmente fatti a mano, con uova, farina, acqua e/o
latte, formaggio grattugiato, basilico fresco tritato e sale.
Vengono venduti anche come formato di produzione industriale.
La giuria, presieduta dalla dirigente del San Paolo, Amalia
Mascolo, è composta da Enrico Cosentino, chef e patrocinatore
del concorso; Giuseppe Aversa, chef e patron del Ristorante
stellato "Il Buco" di Sorrento; dai giornalisti Luciano
Pignataro e Antonino Siniscalchi; Alfredo Irollo, direttore
sanitario; dallo chef Ferdinando D'Aniello, commissario di
cucina.
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