- ROMA - I trattori vogliono ascolto e la proclamazione dello stato di crisi nazionale e, come annunciato in conferenza stampa alla Camera dei deputati, è quanto chiederanno in una lettera-appello a tutti i partiti italiani e ai due presidenti di Camera e Senato. Prevista inoltre a Roma, il 19 marzo in Campidoglio, la manifestazione nazionale.
"Abbiamo avanzato proposte e chiediamo alla politica di aprire un Tavolo", sottolineano, ricordando che a gennaio è stata fatta una richiesta in tal senso al ministro dell'Agricoltura Lollobrigida ma ad oggi non è giunta alcuna risposta. La richiesta di apertura di un Tavolo di confronto è rinnovata in conferenza stampa, insieme ad un appello ai sindaci e alle istituzioni territoriali dal Consiglio Unitario della Mobilitazione contro la crisi, che si definice spazio unitario di coordinamento delle molte realtà territoriali, i cosiddetti Trattori, che hanno risposto all'appello del Coapi, il coordinamento Agricoltori e Pescatori italiani sorto durante le mobilitazioni dei primi mesi del 2014.
"Siamo un movimento maturo - rivendica Gianni Fabbris a nome del Consiglio Unitario della Mobilitazione contro la crisi - Non siamo i Cobas e neanche i gruppetti ma siamo un grande movimento popolare e abbiamo proposte che vengono dai territori. Non siamo - precisa ancora il portavoce Fabbris - né di destra né di sinistra, né a favore e neanche contro il governo, ma non siamo neutrali: abbiamo idee e proposte sulle scelte inadeguate che negli ultimi anni ci hanno portato alla crisi e allo spopolamento delle aree rurali. E' vero che c'è un made in Italy che esporta ma negli ultimi 20 anni metà delle imprese dell'agricoltura e della pesca hanno chiuso. E l'Italia da paese di produzione di cibo si sta trasformando in una grande piattaforma commerciale, spesso di falso di made in Italy".
Daniela Rossi di Riscatto agricolo Lombardia ha annunciato un presidio odierno davanti alla sede Rai di Milano e che dal 7 marzo le iniziative dei cosiddetti Trattori saranno rivolte ai cittadini informandoli sul cibo sano e sul vero made in Italy, mentre il 19 marzo è prevista a Roma, in Campidoglio, la manifestazione nazionale.
Nel frattempo nella rete dei municipi rurali è partita una petizione sulla richiesta di declaratoria dello stato di crisi con raccolta firme da presentare al presidente della Repubblica Mattarella.
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