FIRENZE - Qualità peggiorata negli ultimi anni e prezzi che dovrebbero essere più accessibili. Queste le due principali critiche mosse alla ristorazione fiorentina emerse da un'indagine online di MetaFirenze in collaborazione con Firenze Spettacolo, a cui hanno partecipato 258 persone.
Oltre il 55% ritiene che il livello dell'offerta si sia abbassato, mentre 61% vorrebbe un conto meno salato; il 58,7% spende tra i 20 e i 35 euro a persona (bevande escluse), il 35% tra i 35 e i 50. Quasi uno su due, il 47,1%, va a cena fuori una o due volte al mese, appena il 3,9% sceglie il centro cittadino.
Le tipologie preferite restano le trattorie tradizionali, seguite da osterie moderne e pizzerie.
"Siamo passati da 50 a 500 ristoranti in centro. L'offerta si è moltiplicata ma ha perso identità. Troppi locali sono nati solo per i turisti, con una proposta banalizzata e standardizzata. È difficile oggi trovare una vera trattoria dove si possa passare una buona serata senza per forza mangiare sempre le stesse cose", ha detto Leonardo Romanelli, critico enogastronomico, commentando l'eccessiva proliferazione di locali turistici nel centro storico di Firenze.
"Il centro storico - ha aggiunto Leonardo Tozzi, direttore di Firenze Spettacolo - si sta trasformando in un non-luogo. I provvedimenti per salvaguardare il patrimonio sono legittimi, ma senza politiche parallele di accessibilità per i cittadini si rischia di espellere i residenti e con loro anche l'identità gastronomica fiorentina".
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