"Le imprese della filiera Tlc sono pronte a raccogliere la sfida dell'innovazione, mettendo in campo sui territori servizi concreti, modellati sui bisogni dei cittadini.
Per conseguire gli obiettivi che ci impegnano sino al 2026, è necessario completare la digitalizzazione in Italia, con investimenti a sostegno delle persone, delle competenze e delle infrastrutture": lo ha detto Massimo Sarmi, Presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni nel suo intervento all'incontro 'Le sfide delle Tlc per l'Italia del futuro: dalla formazione dei giovani al Fondo Bilaterale di Settore', organizzato dalla Luiss Business School e Asstel.
"In questo scenario, l'educazione e la formazione permanente
in chiave digitale dei giovani assume un ruolo decisivo per
favorire la diffusione di nuove figure professionali e nuovi
saperi, in linea con le esigenze del mercato del lavoro - ha
aggiunto Sarmi -. Solo la disponibilità di capitale umano con le
giuste competenze potrà consentire alle imprese e alla Pubblica
Amministrazione di affrontare le sfide della rivoluzione
digitale". Per Laura Di Raimondo, Direttore Asstel, sono
importanti le politiche attive del lavoro, per non perdere il
treno della trasformazione digitale. "Il settore è impegnato da
tempo nella spinta propulsiva sulle politiche attive, perché la
trasformazione tecnologica ha già portato ad un cambio di
paradigma - ha sottolineato durante l'incontro - Di recente,
abbiamo individuato ventisei profili professionali che saranno
protagonisti nella filiera delle telecomunicazioni da qui ai
prossimi anni. Puntare su questi è essenziale ed è in tale
direzione che Asstel si muove, garantendo un patto generazionale
che promuova la formazione ma anche la riqualificazione del
personale".
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