L'amministrazione Trump sta congelando i finanziamenti alla ricerca scientifica: tra i tanti ordini esecutivi emessi a partire dal primo giorno di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, uno ha messo in pausa tutte le sovvenzioni e i prestiti garantiti dallo Stato, generando un clima di incertezza e confusione in istituti di ricerca, laboratori e università di tutto il Paese. Lo denunciano sui loro siti le riviste Nature e Science.
Secondo quanto si legge nel documento ufficiale dell'Ufficio di Gestione bilancio della Casa Bianca, la sospensione in vigore a partire dal 28 gennaio consentirà all'amministrazione di controllare che i soldi pubblici vengano spesi secondo le priorità dell'attuale presidenza. Nel mirino sembra essere soprattutto la ricerca connessa alla diversità di genere e a favorire l'equità e l'inclusione delle minoranze, ma anche i fondi destinati a progetti al di fuori degli Stati Uniti e agli studi sul cambiamento climatico.
La preoccupazione, rilevano le due riviste, ha già spinto molti atenei e agenzie a sospendere le spese per viaggi, nuovi progetti di ricerca e attrezzature, con conseguenze che potrebbero essere molto gravi. "Per ora dobbiamo procedere partendo dal presupposto che le spese sostenute mentre questo memorandum è in vigore potrebbero non essere coperte dai finanziamenti federali", ha scritto il rettore dell'Università di Chicago in Illinois, Katherine Baicker, in una e-mail rivolta ai membri della facoltà.
L'amministrazione ha poi emesso una nota per cercare di chiarire quali fondi in particolare devono considerarsi congelati e per spiegare che il processo di revisione potrebbe durare anche un solo giorno, eppure non offre esempi specifici di programmi i cui finanziamenti siano già stati ripristinati. "È una pausa a breve termine, ma è anche un modo per dire che le decisioni sui fondi saranno soggette a un maggiore controllo da parte della Casa Bianca", commenta Matthew Lawrence, esperto di diritto amministrativo presso la Emory University di Atlanta, sul sito di Nature.
La sospensione dei fondi arriva insieme ad altri provvedimenti che hanno contribuito a generare paura, come il divieto a comunicare con l'esterno per ricercatori e membri del personale di numerosi istituti e agenzie. Questa decisione ha portato, ad esempio, alla cancellazione delle periodiche riunioni che si tengono normalmente presso i National Institutes of Health e la National Science Foundation e che servono proprio a decidere le assegnazioni dei finanziamenti che le Agenzie distribuiscono a laboratori di tutto il Paese.
"Qualsiasi pausa che arresti il progresso del Nih ha un notevole impatto sulla ricerca biomedica", afferma sempre su Nature Monica Bertagnolli, che ha guidato l'Agenzia durante l'amministrazione Biden fino alle sue dimissione dello scorso 17 gennaio. "Ogni volta che c'è instabilità o insicurezza nei nostri finanziamenti per la ricerca - aggiunge Bertagnolli - sono i gruppi di ricerca più giovani ed emergenti a subire le maggiori conseguenze".
Il provvedimento, aggiunge, è mirato in particolare ai programmi sulla diversità un altro provvedimento firmato da Trump: molti ricercatori che hanno messo diversità e inclusione al centro del loro lavoro stanno cercando di correggere il tiro ed eliminare le parole 'incriminate' da siti e progetti, sperando di evitare i tagli. Nei giorni scorsi, infatti, alcune delle agenzie che offrivano finanziamenti a ricerche che promuovo la diversità hanno interrotto bruscamente la valutazione di nuove iniziative. Parlando in forma anonima con la Cnn per via del divieto alla comunicazione esterna, un ricercatore dei National Institute of Health ha descritto gli ultimi giorni come i peggiori della sua vita dal punto di vista lavorativo, pieni di confusione e caos, tra la necessità di adeguarsi ai diversi provvedimenti e la paura di perdere il posto.
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