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Schillaci, finanziato con 35 milioni Fondo per l'Alzheimer

Schillaci, finanziato con 35 milioni Fondo per l'Alzheimer

Le demenze coinvolgono 6 milioni tra malati e caregiver

ROMA, 17 febbraio 2025, 17:08

Redazione ANSA

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"Lo scorso anno abbiamo rifinanziato il Fondo per l'Alzheimer e le demenze con 35 milioni di euro per il triennio 2024-2026 e lo scorso 7 ottobre è stato pubblicato il decreto di riparto del Fondo alle Regioni con una quota riservata all'Istituto Superiore di Sanità per le attività di supporto". Lo ha ricordato il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto durante la presentazione dello studio Interceptor, in corso all'Istituto Superiore di Sanità, sui biomarcatori che possono individuare le persone a maggior rischio di sviluppare demenza tra quelle che soffrono di un disturbo cognitivo lieve, promosso e finanziato nel 2018 dal ministero della Salute e dall'Aifa.

A proposito di risorse, ha ricordato il ministro, "c'è impegno da parte del ministero della Salute nell'ambito dei disturbi del sistema cognitivo con i fondi alla ricerca finalizzata. Con i fondi Pnrr abbiamo destinato oltre 24 milioni a 26 progetti di ricerca", ha proseguito Schillaci. "Poi, vi è il lavoro svolto con la Rete tematica degli Irccs delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione. Il ministero della Salute continuerà a sostenere la ricerca in questo settore e a lavorare affinché i progressi scientifici si traducano in benefici concreti per i pazienti e le loro famiglie", ha concluso.
   

Le demenze coinvolgono 6 milioni tra malati e caregiver

“Le malattie neurodegenerative rappresentano una delle maggiori sfide del nostro tempo. In Italia oltre un milione di persone sono affette da malattie neurodegenerative, quasi 900mila presentano deterioramento cognitivo lieve, condizione che può evolvere in demenza. Consideriamo poi i 4 milioni di familiari di caregiver impegnati nell’assistenza di tutte queste persone. Calcoliamo, quindi, che in Italia le persone coinvolte, che hanno a che fare con le demenze, sono circa sei milioni”. È la stima del ministro della Salute Orazio Schillaci

“La prevalenza della malattia aumenta con l’età - ha ricordato il ministro -  e raggiunge il 15-20 per cento negli over 80. Questo quadro, in una nazione longeva come la nostra, impone una risposta forte e strutturata da parte del servizio sanitario nazionale”. 

valutazioni rigorose su nuovi farmaci Alzheimer

“Tutti ci auguriamo che la ricerca e l’innovazione in campo farmacologico ci porranno di fronte, speriamo presto, a nuove opportunità di cura per” le patologie neurodegenerative. “Ma vorrei ribadire come è necessario avere valutazioni rigorose per quanto riguarda la sicurezza, l’efficacia, la spesa, l’impatto generale dei nuovi trattamenti sul miglioramento della qualità della vita di tutte le persone con demenza e i loro familiari”. È quanto ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci.

   “In ogni caso, il servizio sanitario nazionale dovrà adeguarsi per garantire una diagnosi tempestiva, una presa in carico personalizzata dei pazienti, integrando la medicina di precisione con un potenziamento delle infrastrutture territoriali e anche della telemedicina”, ha aggiunto il ministro. “Questo lavoro - ha concluso - è già avviato”. 

 

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