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Cisl preoccupata per il futuro della sanità Picena

Cisl preoccupata per il futuro della sanità Picena

Dopo l'addio della direttrice Ast Natalini

ROMA, 24 gennaio 2025, 11:38

Redazione ANSA

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"Con l'addio della direttrice, la Regione Marche si trova ora a dover individuare un nuovo vertice per l'AST, il quinto in soli due anni dalla sua creazione.

La sfida per il futuro direttore sarà tutt'altro che facile, in un contesto sanitario sempre più complicato".
    L'addio della direttrice dell'Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ascoli Piceno, Nicoletta Natalini, destinata ad incarico a Ferrara, non sorprende più di tanto la Cisl Fp ascolana.

"Come spesso accade quando si scelgono dirigenti provenienti da altre regioni, l'occasione per un ritorno alla propria terra natia si è presentata, e la Natalini non ha esitato a coglierla. Il suo successore - commenta il segretario provinciale Giorgio Cipollini - dovrà affrontare una situazione finanziaria e organizzativa estremamente delicata. Il sistema sanitario pubblico di Ascoli Piceno è in crisi, e non solo per le difficoltà economiche che affliggono l'intero comparto pubblico, ma anche per una serie di problematiche interne che riguardano direttamente i dipendenti. A causa di continui tagli e della gestione di risorse insufficienti, gli operatori sanitari si trovano a fronteggiare carichi di lavoro insostenibili. Le ore di straordinario e i turni massacranti sono ormai all'ordine del giorno, con il personale costretto ad adattarsi a una mobilità territoriale spesso irregolare e illegittima".
    Per la Cisl di Ascoli il risultato di questa gestione, che ha visto l'AST operare in una condizione di costante emergenza, "è una drammatica perdita di qualità del servizio sanitario offerto. I dipendenti lamentano ripetute violazioni dei loro diritti e si trovano con crediti nei confronti del datore di lavoro che ammontano a migliaia di euro a testa". Il prossimo direttore si troverà quindi a gestire una situazione esplosiva, con la necessità di ricostruire il clima all'interno dell'azienda e di rispondere a una crescente insoddisfazione da parte della popolazione. "La Regione Marche si trova ora di fronte a una scelta decisiva: affidare il timone a un nuovo dirigente che sappia affrontare con determinazione le sfide e le problematiche emerse negli ultimi anni, o continuare a subire un progressivo e inarrestabile deterioramento dei servizi sanitari.
    Il prossimo passo - conclude - sarà decisivo per il futuro della sanità pubblica picena".
   

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