Quello di Buja (Udine) è il secondo
gravissimo incidente che si verifica, in una settimana, in
Friuli Venezia Giulia in fabbriche in cui avvengono lavorazioni
ad altissima temperatura. Nel primo incidente era morto Daniel
Tafa, 22 anni, trafitto da una scheggia incandescente, le cui
esequie saranno celebrate sabato mattina a Vajont.
Quanto agli accertamenti sull'ustionato di Buja, sono a cura
dei carabinieri e degli ispettori dell'Azienda sanitaria. Nel
frattempo, i colleghi dell'infortunato, nel presidio che hanno
allestito all'esterno della fabbrica, per protestare rispetto a
quanto avvenuto, hanno srotolato uno striscione in cui affermano
che "La sicurezza non si affida alla fortuna".
"È da tempo che chiediamo all'azienda maggiori tutele. Ma non
siamo mai stati ascoltati. Tutte le nostre richieste sono cadute
nel vuoto. E questi sono i risultati: tre lavoratori feriti in
una decina di giorni", ha denunciato Fabio Beuzer, segretario
provinciale Fiom Cgil di Udine.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA