La poliomielite è ancora in Europa: nel corso del 2024 il virus è stato rilevato nelle acque reflue di 5 Paesi europei (Finlandia, Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito). È il dato che emerge dallo studio internazionale pubblicato sulla rivista dello European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), Eurosurveillance, che avverte: è fondamentale "continuare a condurre attività di sorveglianza ambientale" e "aumentare la copertura vaccinale per prevenire i casi di polio".
La lotta alla polio ha subito una forte accelerazione dal 1988, quando è stata lanciata la Global Polio Eradication Initiative. Oggi il virus rimane endemico soltanto in due paesi: Afganistan e Pakistan. "Tuttavia, il rischio di diffusione internazionale sussiste ancora", scrivono i ricercatori. Per questo "nel 2014 è stata dichiarata un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic) che è ancora in atto".
È in questo ambito che in tutto il mondo vengono svolte attività di sorveglianza, che, nel corso del 2024, in Europa hanno riscontrato la presenza del virus Finlandia, Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito. L'attenzione è particolarmente alta in Germania, dove il virus è stato rilevato in 7 città (Bonn, Colonia, Dresda, Dusseldorf, Amburgo, Mainz Monaco).
Le analisi genetiche dei campioni, inizialmente condotte dai Cdc americani, hanno rilevato che tutti i campioni erano "geneticamente correlati" a un ceppo, identificato per la prima volta nel giugno 2020 in Nigeria e che ha circolato in diversi Paesi negli ultimi anni.
Secondo i ricercatori, "data l'alta frequenza e l'estensione della diffusione", "non può essere escluso che ci sia un qualche livello di trasmissione del poliovirus" nel continente. Per questo è fondamentale continuare a tenere alta la guardia.
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