Il primo atto del Fia World Endurance Championship 2025 è destinato a entrare nella storia del motorsport e nei ricordi degli appassionati grazie alla tripletta firmata dalla Ferrari sul tracciato di Lusail, sede della 1812 KM del Qatar. La vittoria è stata ottenuta da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen con la 499P numero 50 che sono transitati sotto la bandiera a scacchi davanti alla vettura numero 83 del team AF Corse condotta da Yifei Ye, Robert Kubica e Phil Hanson; terzo l'altro equipaggio della squadra ufficiale Ferrari - AF Corse formato da Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi. La casa di Maranello ha costruito il fine settimana perfetto non solo per lo straordinario obiettivo centrato in gara, ma anche grazie al miglior tempo sul giro nell'arco delle 10 ore di competizione - firmato da Pier Guidi - e alla pole position di Giovinazzi. Per il Cavallino Rampante si è trattato, quindi, del miglior esordio possibile nella terza stagione che vede impegnate le Ferrari 499P nella top class dell'endurance.
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"In Qatar - ha commentato Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance and Corse Clienti - abbiamo ottenuto una tripletta fantastica per la Ferrari: questo è il miglior premio per il lavoro svolto da tutta la squadra nei mesi invernali per arrivare nelle migliori condizioni possibili al via di questa stagione. Negli scorsi mesi abbiamo curato ogni dettaglio legato alla nostra vettura e all’organizzazione del team con l’obiettivo di ottimizzare ogni singolo aspetto. Sotto questo punto di vista la rimonta dell’equipaggio numero 51, in grado di salire sul podio nonostante alcune penalizzazioni, è un esempio perfetto di come abbiamo impostato al meglio la strategia della squadra nonché di come siamo stati abili nella gestione delle gomme".
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Da parte sua Ferdinando Cannizzo, Head of Endurance Race Cars Ferrari, ha sottolineato che "il risultato ripaga tutti gli sforzi e il grande lavoro svolto a partire dalla seconda metà della scorsa stagione e durante l’inverno, quando ci siamo concentrati in particolare sulla preparazione delle gare sulle piste dove nel 2024 non eravamo andati molto bene, come in Qatar. Oggi la squadra ha svolto un lavoro eccellente: non abbiamo riscontrato alcuna anomalia sulle tre vetture e siamo riusciti a svolgere un lavoro notevole di strategia per recuperare terreno con la 499P numero 51. Questo è solo l’inizio di una stagione che sarà lunga e complessa: dovremo affrontarla con questa attitudine in ogni singolo appuntamento".
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Ferrari termina con tre vetture ai primi posti una gara nella top class dell’endurance 53 anni dopo l’ultima volta. Nell’albo d’oro, infatti, la stagione 1972 – la penultima che aveva visto il Cavallino Rampante impegnato nella categoria “regina”, prima del ritorno nel 2023 – aveva classificato ben quattro vetture davanti a tutti nel World Championship for Makes. Era capitato alla 1000 Chilometri dell’Osterreichring, in Austria, con quattro equipaggi al volante della Ferrari 312 PB. Nella gara, disputata il 25 giugno 1972 sul tracciato di Spielberg, terminarono primi Jacky Ickx e Brian Redman, davanti rispettivamente a Helmut Marko e Carlos Pace, Tim Schenken con Ronnie Peterson, e Arturo Merzario con Sandro Munari che conclusero ai piedi del podio. Indimenticabile, inoltre, la tripletta ottenuta cinque anni prima alla 24 Ore di Daytona del 1967, gara inaugurale del Mondiale Sport Prototipi, con la Ferrari 330 P3/P4 di Lorenzo Bandini e Chris Amon transitata sotto la bandiera a scacchi davanti alla 330 P4 di Mike Parkes e Ludovico Scarfiotti e alla 412 P di Pedro Rodriguez e Jean Guichet. Il FIA World Endurance Championship tornerà sotto i riflettori il 20 aprile con la 6 Ore di Imola.
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