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Legambiente, a Torino il maggior numero di auto per abitanti

Legambiente, a Torino il maggior numero di auto per abitanti

La campagna Città2030 fa tappa a Torino

TORINO, 27 febbraio 2025, 16:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con 69 auto ogni 100 abitanti, Torino figura in cima alla classifica nazionale per il tasso di motorizzazione, in crescita rispetto al 2023 (+8) e ben sopra all'obiettivo 2030, quando si dovrà giungere sotto a 35 auto ogni 100 abitanti. Resta invariato rispetto al 2023 il tasso di incidentalità, con 5 incidenti ogni 1.000 abitanti. I principali inquinanti restano sotto i livelli di guardia rispetto alle medie annuali, ma "tenendo conto della futura direttiva dell'Unione europea, si rende sin d'ora è necessario ridurre le concentrazioni medie annuali di polveri sottili (pm10) del 25% e di biossido di azoto del 36%". Questi i dati presentati oggi a Torino da Legambiente nella sesta tappa della campagna "Città2030, come cambia la mobilità", che toccherà 20 città italiane.
    A Torino l'auto privata resta la scelta principale, anche se la città possiede la seconda rete tramviaria d'Italia dopo Milano, con 73 chilometri di linee e 245 tram. Migliora l'offerta della sharing mobility, che con 3000 monopattini, 2300 biciclette, 650 scooter e 3.600 auto in free-floating, vede il 65% dei mezzi completamente elettrici. Per il trasporto su ferro nel 2023 il Piemonte ha contato 776 corse giornaliere, ma si classifica tra le peggiori linee d'Italia a causa di molte sospensioni o rallentamenti.
    "Nel 2024 - evidenzia Mirko Laurenti dell'Ufficio Scientifico di Legambiente - le concentrazioni degli inquinanti sono sensibilmente calate, ma questo è dovuto principalmente alle eccezionali condizioni meteo e non a provvedimenti strutturali".
    Dal bilancio di Mal'Aria emerge che Torino e Asti hanno registrato superamenti di pm10 rispettivamente con 55 sforamenti nelle centraline di Rebaudengo e Lingotto e 37 nella centralina D'Acquisto, entrambe ben oltre il limite dei 35 giorni consentiti. Per quanto riguarda le medie annuali, nessuna città piemontese supera attualmente i limiti vigenti, ma con l'entrata in vigore dei nuovi parametri europei più stringenti, la situazione cambierebbe radicalmente: a eccezione di Biella, Cuneo e Verbania, nessun altro capoluogo del Piemonte risulterebbe entro i parametri".
   

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